Una vacanza a Zanzibar (raggiungibile dall’Italia con un volo di circa otto ore) regala emozioni indimenticabili e permette di apprezzare un ritmo di vita lento, che elimina lo stress della vita in città.
“Pole pole” (piano piano) è, infatti, il motto dell’isola, che si trova a poche miglia dalla costa della Tanzania, un mantra che si sente ripetere spesso, insieme ad “Hakuna matata” (no problem), parole che definiscono il carattere e l’atmosfera che si respira soggiornando nell’isola delle spezie, dove tutto sembra essere rimasto come un tempo.
Mercati all’aperto ricchi di spezie di ogni tipo, abbondanza di frutti esotici come papaia, ananas e mango, banchetti dove si vende di tutto e si riparano anche le scarpe, pesce appena pescato nelle calde acque dell’Oceano Indiano, donne bellissime dai vestiti dai mille colori, vegetazione tropicale ricca e lussureggiante: questo lo scenario che accoglie il viaggiatore, che vien subito conquistato da colori, sapori ed aromi straordinari ed esotici.
… e il mare? Splendido, trasparente e cristallino, con tantissime sfumature di colore, che spaziano dal turchese al verde acqua al blu, spiagge di sabbia candida su cui conchiglie grandi e piccole ricamano la lunga storia della natura. Sul versante est dell’isola si può assistere periodicamente al fenomeno delle maree che, in alcune ore del giorno, lascia scoperto il bagnasciuga e permette di osservare sulla sabbia una gran quantità di granchi e conchiglie.
… e il cibo? Preparatevi a fare il “pieno” di pesce freschissimo, di aragoste e cicale, di polpi e calamari: l’Oceano Indiano ne è ricchissimo e costituisce una vera risorsa per gli abitanti dell’isola! Troverete in abbondanza anche squisita e profumata frutta tropicale.
… e la sistemazione alberghiera? Vi sono innumerevoli possibilità, dall’hotel a 5 stelle di importanti catene internazionali ai piccoli resort a gestione familiare. Fra questi, ubicato sulla spiaggia di Kwengua, nei pressi del villaggio di Pwani Mchangani, il Villa Dida Resort, un piccolo hotel a gestione italiana, costruito nel pieno rispetto della natura con materiali naturali, come pietra e legno del posto e … senza tagliare nemmeno una palma! Immersa in un rigoglioso giardino tropicale, ricco di bouganvillea, hybiscus e stupendi alberi di flamboyant ricoperti di fiammeggianti fiori di colore rosso, Villa Dida ha solo 9 spaziose camere – tra cui una suite con la vasca idromassaggio di fianco al letto – per cui l’atmosfera è molto familiare e tra gli ospiti si crea subito un grande affiatamento. Il resort offre una sala massaggi open air , dove ricevere vari trattamenti e massaggi, cullati dal rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia, un piccolo shop che propone parei colorati dai tipici soggetti africani, creme solari, souvenir e sandali in stile etnico, borse in paglia realizzate in loco e altro ancora.
A Villa Dida dimenticate i tipici buffet da villaggio, che sono un vero schiaffo allo stile di vita piuttosto spartano della popolazione, e godetevi colazioni, pranzi e cene ricchi di prodotti locali e pesce e, per chi proprio non può rinunciarvi, di spaghetti col pomodoro o al sugo di pesce o al pesto (i proprietari dell’hotel sono liguri), inaspettatamente cotti al dente: il tutto servito al tavolo da deliziose ragazze del posto, molto gentili e disponibili ad accontentare qualsiasi richiesta gastronomica degli ospiti.
Dall’hotel vengono organizzate ogni giorno piacevoli escursioni, che portano a conoscere altre stupende spiagge dell’isola, per nuotare con i delfini nelle acque cristalline o per andare su una delle numerose isolette che circondano Zanzibar o per visitare nella località di Nungwi il tipico cantiere, dove vengono costruite barche da pesca realizzate in legno pregiato del posto, dal teak alla mangrovia al mogano. Che ne dite, in alternativa, di andare nella foresta di Jozani, per vedere a distanza ravvicinata le scimmie dal dorso rosso, che si trovano solo qui, o di andare a vedere e toccare con mano le tartarughe giganti, originarie delle isole Seychelles, seconde per dimensioni solo a quelle delle Galapagos? Per gli appassionati di diving c’è la possibilità di effettuare suggestive immersioni nelle acque dell’atollo di Mnemba, per vedere una grande bio diversità marina, dai barracuda, ai pesci pagliaccio, ai coralli. Imperdibile, poi, l’escursione in barca alla lingua di sabbia più bella di Zanzibar, nei pressi dell’isola di Napukenda, dove si può fare snorkelling accompagnati dal simpaticissimo Mario (in realtà si chiama Ramadan, ma ha deciso, come molti in loco, di farsi chiamare con un nome italiano), guida preparata e disponibile che si esprime in buon italiano.
… e il personale? Tutti molto cortesi, ti accolgono dal mattino alla sera con un sorriso ed un “jambo”, che poi vuol dire ciao; molti conoscono un po’ d’italiano o d’inglese.
Per un periodo di relax, per il mare dalle acque calde e trasparenti, per l’atmosfera tipicamente africana, per lo stile di vita semplice, per la popolazione gentile ed accogliente una vacanza a Zanzibar è l’ideale, perché permette di riappropriarsi di un ritmo di vita rilassato, a contatto con una natura ancora incontaminata.
Unico inconveniente, il pericolo di ritornare a casa affetti da … un incontenibile mal d’Africa!!
Testo e foto di Claudia Di Meglio