Dal 14 dicembre il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa (Napoli) sarà visitabile anche il sabato e la domenica. La novità fa parte del piano della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, il cui fiore all’occhiello è proprio la prestigiosa area museale, per la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo FS.

Per facilitare l’arrivo al Museo, da domenica 15 dicembre, con l’entrata in vigore dell’orario ferroviario invernale, saranno potenziati i collegamenti con i treni regionali che, in coincidenza con l’arrivo delle Frecce a Napoli Centrale, garantiranno circa ad ogni ora la prosecuzione alla volta della stazione di Pietrarsa – San Giorgio a Cremano, ubicata di fronte all’area museale.

Il nuovo orario di apertura sarà il seguente: venerdì, sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 16 (con pausa del servizio di biglietteria dalle ore 13 alle 13.30). Il giovedì l’apertura avrà luogo solo su prenotazione per grandi gruppi.

Domenica 15, giornata inaugurale del nuovo ciclo, l’ingresso sarà interamente gratuito. Negli altri giorni, il prezzo di ingresso è di € 5,00 (intero) e di € 3,50 (ridotto per gli adulti oltre i 65 anni, per i ragazzi tra 6 e 18 anni, e per tutti i visitatori in caso di parziale chiusura o inagibilità di alcuni padiglioni in caso di convegni o lavori di restauro). L’ingresso è gratuito per minori sotto i 6 anni, oltre che per tutti i visitatori diversamente abili ed il loro accompagnatore. Saranno a disposizione dei visitatori delle guide che illustreranno percorsi e contenuti del Museo.

Il Museo rimarrà chiuso da lunedì 9 fino a giovedì 12 dicembre al fine di consentire le operazioni tecniche relative al nuovo start-up.

Con i suoi 36mila metri quadrati complessivi di cui 14mila coperti, il Museo di Pietrarsa  è una delle maggiori aree espositive del Paese e uno dei principali musei ferroviari del mondo. Al suo interno la riproduzione fedele della Bayard, la locomotiva che trainò il treno inaugurale della prima tratta ferroviaria Napoli Portici del 1939; 25 locomotive a vapore; 6 locomotive elettriche; 12 rotabili tra automotrici elettriche/nafta (le cosiddette “ Littorine”), diverse tipologie di carrozze (postale, detenuti, centoporte) tra cui la sontuosa carrozza n° 10 dell’ex Treno Reale (oggi treno Presidenziale); 5 locomotive diesel; 25 modelli in scala di treni/carrozze/ plastici di stazioni ferroviarie; lo spettacolare plastico “Brunetti” meglio noto come plastico del “Trecentotreni”.

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