Chiamata anche vendetta di Montezuma, la diarrea del viaggiatore colpisce ogni anno 6 milioni di persone, tra adulti e bambini, che si recano nei paesi tropicali, costringendone a letto il 30%.
Ma perchè questo strano appellativo?
deriverebbe dalla maledizione lanciata nel 1519 contro Hernán Cortés e la sua armata di Conquistadores spagnoli, che misero a ferro e fuoco l’impero atzeco di |Montezuma. Che ci si creda o no, la maledizione colpì … provocando la diarrea in molti soldati dell’esercito spagnolo!
La diarrea del viaggiatore si manifesta di solito all’inizio del viaggio con crampi addominali, eruttazione, meteorismo e, talvolta, con nausea e vomito e , tranne complicazioni, si risolve nell’arco di 3-5 giorni.
La sintomatologia compare più frequentemente nel corso dei primi giorni del viaggio (2°-10° giorno) ed è accompagnata da forte disidratazione, specialmente nei bambini.
Può essere causata da cibi conservati in condizioni igieniche precarie o avariati a causa del caldo, ma anche, nell’80% dei casi, da batteri o parassiti.
La forma più grave è in genere quella sostenuta da Campylobacter e la più lieve da E.Coli enterotossico.
Se viaggiate nel Sud-Est asiatico,in India, in Bangladesh, in alcuni paesi dell’Africa e dell’America Centrale, in particolare il Messico, in Nord Africa o nell’area medio-orientale ponete, perciò, la massima attenzione a ciò che mangiate!
Per evitare problemi, comunque, è consigliabile prendere qualche fondamentale precauzione, volta a garantire un’igiene sia personale che alimentare perfetta: evitare di mangiare pesce, frutti di mare, carne poco cotta, verdure crude o frutta non sbucciata, bere soltanto bibite imbottigliate e senza aggiunta di ghiaccio, consumare le pietanze appena cotte e non riscaldate, consumare esclusivamente latte pastorizzato, lavare accuratamente le mani prima di ogni pasto.
Per riequilibrare la flora batterica intestinale ed evitare infiammazioni è, inoltre, buona norma assumere integratori a base di fermenti lattici, come l’Enterogermina flaconcini per uso orale , contenente 2 miliardi di spore di Bacillus clausii in ogni flaconcino.