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L’artigianato contadino è una grande novità proposta da Gallo Rosso che accanto agli agriturismi, ai masi con gusto e ai masi che vendono i propri prodotti genuini e freschi, ha aggiunto alcuni masi dove è ancora vivo l’autentico artigianato contadino e che credono nella qualità del lavoro artigianale portato avanti con passione, talento ed esperienza, in grado di produrre oggetti unici che rappresentano la tradizione contadina.

Un’antica tradizione che, con il passare del tempo, ha finito per essere dimenticata. Per questo, con l’intento di riportare a nuovo splendore l’artigianato contadino, ormai quasi dimenticato, “Gallo Rosso” ha voluto mettersi alla ricerca di quelle abili mani che si dedicano con dedizione ai lavori artigianali, con l’obiettivo di contribuire a preservare un prezioso aspetto della cultura contadina.

Gallo Rosso ha stabilito anche in questo caso, standard qualitativi elevati e criteri severissimi: per ottenere l’ambìto marchio di appartenenza, le opere devono essere realizzate con materiali provenienti al 100%  da masi altoatesini, fatte interamente da mano contadina ed essere esemplari unici. Almeno uno dei prodotti proposti da ogni contadino presenta una materia prima proveniente dal proprio maso. Gli artigiani contadini fregiati del marchio “Gallo Rosso”  inaugurano con i loro prodotti criteri del tutto nuovi, impegnandosi a osservare tutta una serie di parametri di qualità, stabiliti secondo norme precise.

I materiali naturali combinati alla perfezione manuale incontrano il design più raffinato, dando vita a pezzi semplici o stravaganti, tradizionali o di tendenza. Gli oggetti d’artigianato contadino sono pezzi unici, autentici e preziosi. Autentici, perché la materia prima di cui sono fatti proviene al 100% dal maso. Unici, perché ogni prodotto è stato realizzato a mano dal contadino. E preziosi, perché sono il frutto di grande maestria, impegno e innumerevoli ore di lavoro.

Attualmente sono 5 i masi che fanno parte della nuova iniziativa denominata “Artigianato contadino”, di cui 4 lavorano il legno e il quinto la lana. Per questi masi “pionieri” è stato creato anche un catalogo sia cartaceo, gratuito, sia on line sul sito dell’Associazione in cui sono spiegate le caratteristiche dei prodotti dei 5 masi e la loro filosofia. e intrecciate.

Ecco i 4 masi che lavorano il legno: maso Gallo Rosso Oberplattner-Hof a St. Andrä, famiglia Sagmeister che produce scodelle e piatti, sfere, frutta decorativa di legno, giocattoli, pirografia, lavori su richiesta; maso Gallo Rosso Thalerhof a Velturno, famiglia Kerschbaumer, il cui lavoro propone crocifissi, statue di Maria, sculture, lavori su richiesta; maso Gallo Rosso Oberhof a St. Nikolaus, famiglia Paris, il cui assortimento varia da cesti, lampade, borse, gioielli in legno, oggetti decorativi, lavori su misura e maso Gallo Rosso Lahngut a Lana, famiglia Windegger, che si dedica a produrre vasi sferici, scodelle e piatti, sfere, frutta decorativa di legno, gioielli in legno e macinapepe. 

Il quinto maso lavora invece la lana. Nei masi le pecore sono da sempre una preziosa fonte di lana e carne. La lana veniva tosata, cardata, filata e utilizzata per fare a maglia, tessere o follare. L’infeltritura avveniva invece con la lana cardata. Le opere d’arte che nascono da questo materiale lo dimostrano: la lana è un elemento tanto naturale quanto nobile. Maso Gallo Rosso Amort-Hof a Anterivo, famiglia Amort, che produce pantofole, cappelli, borse e zaini, stuoie per sedersi, gioielli in feltro, diversi oggetti decorativi, lavori su misura.

STORIA DELL’ARTIGIANATO CONTADINO

I “Kleinhäusler” erano coltivatori diretti e piccoli proprietari che eseguivano lavori di artigianato per riuscire a sopravvivere. Si costruivano una piccola officina o andavano di casa in casa come lavoratori itineranti che arrivavano accompagnati da apprendisti e aiutanti e realizzavano scarpe e abiti per tutta la famiglia. Il compenso consisteva, tra l’altro, in vitto e spesso anche alloggio. A questo, nel tardo autunno, si aggiungeva la “Besserung”, un tributo in natura sotto forma di cereali, semi di papavero o pane. I più grandi proprietari, con una stalla di almeno otto capi e appezzamenti coltivati, non avevano bisogno di svolgere un’ulteriore attività. All’artigianato si dedicavano specialmente nei tranquilli mesi invernali, per uso familiare.

In ogni maso c’era un’apposita officina per queste attività, la cosiddetta “Machkammer”, dove, oltre alle riparazioni dei macchinari agricoli, i contadini realizzavano diversi oggetti di uso quotidiano, come intrecciavano cesti d’ogni tipo, costruire rastrelli oppure al tornio, piatti, scodelle e porta cote.

www.gallorosso.it

 

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