LituaniaCon l’inizio del secondo semestre 2013, il 1° luglio la Lituania ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea.

Gli obiettivi che il governo lituano si è preposto in ambito UE sono mirati soprattutto a ridurre il tasso di disoccupazione e a stabilizzare gli equilibri del mercato unico, in modo da rendere l’Europa più competitiva ed adatta a reagire alle sfide poste dalla crisi finanziaria. Il programma a cui il Consiglio dovrà attenersi sotto la leadership della Lituania può essere sintetizzato in tre linee guida portanti: Europa credibile, Europa in crescita ed Europa aperta.

Il 2013 costituisce una data fondamentale per definire i criteri con cui l’Europa reagirà al terremoto provocato dalla crisi finanziaria. Una delle priorità assolute della nuova presidenza di turno sarà creare le condizioni necessarie affinché il risanamento e la crescita delle economie europee possano protrarsi con concretezza ed in maniera sostenibile. L’intento di garantire un ambiente finanziario solido verrà perseguito tramite un più massiccio ricorso al Meccanismo europeo di stabilità, mirando, con l’ausilio della Banca centrale europea, a ripristinare una più generosa erogazione del credito da parte del sistema bancario nei confronti dell’economia reale.  Inoltre la Lituania ritiene fondamentale l’attuazione dei pacchetti “six pack” e “two pack”, oltre all’applicazione di una più rigorosa politica di lotta all’evasione fiscale. Tali provvedimenti mirano a promuovere le riforme strutturali necessarie, volte a ridare al mercato unico quella credibilità indispensabile per attrarre l’attenzione degli investitori internazionali.

Inoltre, per ripristinare la fiducia degli investitori, è di fondamentale importanza puntare alla crescita: non solo economica, ma anche scientifica. Il campo della ricerca sarà infatti oggetto di sostanziosi finanziamenti, mentre le moderne tecnologie di comunicazione verranno sfruttate per incrementare sensibilmente l’efficienza del mercato unico, rendendolo ancora più interconnesso e facilmente coordinabile. La Lituania intende assicurare che lo sviluppo tecnologico e lo sfruttamento delle risorse energetiche vengano attuati secondo i criteri di sostenibilità  ambientale, in modo da preservare uno spazio – sia ecologico che sociale – adatto a promuovere la crescita sociale dell’Europa. Una saggia amministrazione delle fonti energetiche costituisce un prerequisito essenziale per innalzare il grado di autonomia del mercato interno. Aumentarne la competitività costituisce un passo necessario per ridurre il tasso di disoccupazione, e diminuire quindi il livello di tensione sociale che è venuto a crearsi in molte società europee a causa delle forti scosse provocate dalla crisi finanziaria. La futura presidenza del Consiglio dell’UE intende avvalersi di tutti gli strumenti politici messi a disposizione a seguito dell’ultimo vertice sul Quadro finanziario pluriennale. Grazie all’iniziativa “Garanzia europea per la gioventù” , ad esempio, tutti i giovani europei sotto i 25 anni che sono disoccupati da più di quattro mesi o sprovvisti di titoli di studio superiore verranno inseriti in programmi formativi – come tirocini ed apprendistati – atti ad integrare le giovani generazioni nel mondo del lavoro.

Le autorità di vigilanza europee – precisa la Lituania nel suo programma – si preoccuperanno inoltre di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini europei, sia all’interno dell’UE che all’estero. Stabilizzare i confini dell’Unione Europea tramite l’intensificarsi e la maggiore apertura dei rapporti commerciali e diplomatici con le regioni del Nord Africa, del Medio Oriente e della Russia rappresenterà una delle priorità del Consiglio, per garantire la pace sia all’interno che alle periferie dell’Europa. Particolare enfasi sarà riposta nell’adozione di politiche commerciali bilaterali con paesi situati sui confini dell’UE, come l’Ucraina, la Moldovia, l’Armenia e la Georgia. In ambito commerciale un rilievo particolare verrà dato ai negoziati TTIP con il governo statunitense, condotti con la massima cura ed impegno. Le tecnologie moderne verranno sfruttate per aumentare la qualità dei controlli sulle persone che entrano nell’Unione, oltre a velocizzare le procedure burocratiche relative agli spostamenti di cittadini che si muovono da uno Stato membro all’altro o che fanno ritorno nell’UE. Infine, la Lituania ha dichiarato che verranno avviate nuove discussioni sull’adozione di politiche di difesa più coordinate e capaci di garantire la sicurezza e preservare la pace in tutti i paesi dell’Unione. A tal scopo la presidenza lituana ha rilevato che, a fronte della positiva reazione dell’Europa alle enormi sfide sociali poste dalla crisi finanziaria, l’UE è pronta assumersi le sue responsabilità internazionali riguardo alla protezione dei diritti umani, consolidando la leadership europea agli occhi del resto del mondo.

 

 

 

CONDIVIDI: