UE cintura bluL’8 luglio 2013 la Commissione europea ha presentato l’iniziativa “Cintura blu”, un piano di provvedimenti atto a snellire la regolamentazione del commercio marittimo e a semplificare le procedure di spostamento via mare.

La necessità è insorta a fronte delle numerose lamentele degli esportatori sui lunghi e dispendiosi iter burocratici relativi allo sdoganamento delle merci spedite via nave da un paese all’altro. Infatti, contrariamente a quanto lo spirito europeo di cooperazione ed integrazione sembra suggerire, la mobilità dei trasporti navali in Europa è ancora soggetta a molteplici ostacoli. Oggi gli Stati membri trattano una nave che si sposta tra Anversa e Rotterdam come se provenisse dalla Cina.  A volte le autorità portuali impiegano addirittura giorni per espletare le formalità amministrative a causa della burocrazia, e gli spedizionieri sono obbligati a pagare costi aggiuntivi e a ridurre l’operatività delle loro imbarcazioni, che rimangono ormeggiate e inattive per molte ore. Il risultato è un minore ricorso alle vie di comunicazione marittime e un conseguente sovraffollamento delle strade d’Europa, già molto trafficate.

Le misure contenute nella “Cintura Blu” mirano a creare uno spazio unico del trasporto marittimo. Il piano di provvedimenti si basa principalmente sulla necessità di snellire le dinamiche tramite cui le amministrazioni portuali svolgono le procedure amministrative di sdoganamento. I benefici in questione interesseranno sia gli scambi fra Stati membri che il commercio marittimo fra paesi UE e paesi terzi. Ad esempio, se un’imbarcazione sta trasportando merci acquisite da uno stato extraeuropeo e al contempo ha a bordo anche beni provenienti dal mercato unico, questi ultimi saranno scaricati per primi e rapidamente. Le merci extra-UE, invece, saranno sottoposte alle normali procedure di controllo che le autorità doganali impongono sulle importazioni provenienti dall’estero. Per introdurre questi miglioramenti, entro la fine dell’anno la Commissione presenterà un manifesto elettronico – armonizzato e coordinato fra tutti i membri dell’UE – in grado di indicare velocemente la diversa provenienza dei vari carichi mercantili trasportati attraverso i mari dell’Unione.

In sostanza, la funzione della Cintura blu è di allacciare fra loro le acque territoriali degli stati membri. In questo senso, la misura potrebbe essere interpretata come il tentativo di espandere il mercato unico allo spazio marittimo dell’Unione europea, che acquisirebbe un maggiore interesse agli occhi degli imprenditori e degli investitori internazionali. Agevolazioni di questa portata potrebbero rivelarsi essenziali per rinvigorire le zoppicanti economie del Mar Mediterraneo e per massimizzare la ricchezza generata dal commercio  navale.

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