La Croazia diventa oggi il 28° Stato membro dell’Unione europea, e il croato ne sarà la 24ª lingua ufficiale. L’adesione della Croazia al progetto europeo segna un’altra pietra miliare nella costruzione dell’Europa unita

Il raggiungimento di questo importante obiettivo evidenzia ancora una volta l’enorme attrazione dell’Unione europea sui Paesi candidati e l’influenza che l’UE esercita sulla loro trasformazione politica, economica e sociale. Lacerata da conflitti solo due decenni fa, oggi la Croazia è infatti una democrazia stabile, in grado di assumere gli obblighi che comporta l’adesione all’UE e di aderire agli standard europei. In occasione di questa storica occasione, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: “L’adesione della Croazia all’Unione europea è un avvenimento storico, che riporta il paese al suo giusto posto nel cuore d’Europa.  Attendo con entusiasmo il contributo della Croazia all’UE, consapevole che sarà una storia di successo, a beneficio dell’Unione, del popolo croato dell’ Europa sudorientale nel suo complesso.”

Alla cerimonia ufficiale tenutasi a Zagabria allo scoccare della mezzanotte hanno preso parte, oltre al presidente Barroso anche la vicepresidente della Commissione Viviane Reding, il Commissario UE per l’Allargamento e la politica di vicinato Stefan Füle e il nuovo Commissario croato, Neven Mimica, che sarà competente per la protezione dei consumatori.

Chi visiterà la Croazia quest’estate beneficerà con effetto immediato dell’entrata del paese nell’UE. Il nuovo Stato membro accoglie ogni anno diversi milioni di turisti europei che,  a partire dal 1° luglio, godranno di un risparmio eccezionale nel roaming, grazie alla riduzione di quasi 15 volte del costo per il traffico dati e di 10 volte per chiamate e SMS verso altri paesi UE.

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