Il Touring Club Italiano e il Ministero degli Affari Esteri presentano la Carta Turistica Socio Estero.

Uno strumento che consente, per la prima volta agli italiani residenti all’estero ed ai stranieri in viaggio nel nostro Paese, di diventare soci del Touring Club e godere di facilitazioni e vantaggi in Italia. Con l’obiettivo sia di rinsaldare e rinnovare i legami dei connazionali residenti all’estero con l’Italia che di facilitare i viaggi degli stranieri che hanno scelto il nostro Paese come destinazione turistica.

A presentare l’iniziativa a Roma presso la Sala Aldo Moro della Farnesina, l’Ambasciatore Michele Valensise, Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, l’ Ambasciatore Cristina Ravaglia, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, l’Ambasciatore Andrea Meloni, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese e Paolo Sozzi, Direttore Pianificazione Strategica & Innovazione del TCI.  

Il Touring Club Italiano, nato oltre un secolo fa per far conoscere l’Italia agli italiani, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri, si candida ad essere un valido compagno di viaggio con sconti su strutture ricettive e mezzi di trasporto, ma anche agevolazioni in musei e siti archeologici senza trascurare le eccellenze enogastronomiche.  

 Offrire agli italiani all’estero e agli stranieri che amano il nostro Paese – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – la possibilità di scoprire e conoscere l’Italia in modo più semplice e con attenzione alla qualità è per il Touring Club motivo di orgoglio”.

“Oggi – continua Iseppi gli arrivi internazionali verso il nostro Paese sono oltre 46 milioni e dobbiamo lavorare al fine di rilanciare l’Italia come destinazione per eccellenza del turismo internazionale. Perché questo avvenga non possiamo più pensare al turismo come un bene, ma come un prodotto di sistema che dipende dalla relazione virtuosa che si stabilisce tra le politiche ambientali, il modello di governance del sistema, la qualità dei prodotti e dei servizi, l’accoglienza e una struttura di interrelazione”. 

Per questo, “agevolare la programmazione di un viaggio nel nostro territorio – conclude Iseppi – e mettere a frutto la grande eredità culturale del Paese deve essere un impegno di tutti. È necessario creare sinergie tra pubblica amministrazione, associazioni, operatori del settore e cittadini per esaltare le peculiarità e le identità che rendono l’Italia un luogo peculiare dove biodiversità, beni culturali, storia millenaria e cultura dell’ospitalità si fondono.”

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