arubaAruba, l’isola caraibica dove splende sempre il sole è seriamente intenzionata a diventare una delle prime isole totalmente eco-sostenibili del pianeta: il settore pubblico, il settore privato e numerosi volontari di Aruba stanno lavorando fianco a fianco per proteggere l’ambiente e garantire uno sviluppo sostenibile alle generazioni presenti ed a quelle future.

I progetti e le iniziative che si stanno svolgendo sull’isola vanno dall’educazione e formazione sulle buone pratiche ambientali alle riqualificazioni urbane, dalla protezione dell’ecosistema dell’isola all’utilizzo di energia verde e di nuove tecnologie.

Tra le priorità quella di ridurre la dipendenza da combustibili petroliferi e le emissioni di CO2: con questo obiettivo è nata la collaborazione tra Aruba e la Carbon War Room, che mira a rendere l’isola la prima economia basata al 100% su energia sostenibile. In questa direzione, l’isola ha fatto un grande passo avanti nella produzione di energia alternativa nel 2009 con l’apertura ufficiale del Vader Piet Wind Park nella punta a Est dell’isola, un importantissimo evento che ha reso Aruba una delle isole più all’avanguardia nell’uso dell’energia alternativa.

Durante il Seminario sulle energie rinnovabile e lo sviluppo sostenibile tenutosi ad Oranjestad, diversi professori dell’Università di Harvard hanno confermato la posizione d’avanguardia che Aruba ha assunto come esempio pilota nella sostenibilità e nell’impiego dell’energia rinnovabile: il professor George Baker afferma “le opportunità dello sviluppo rinnovabile ad Aruba sono veramente straordinarie. Aruba può davvero essere un modello per il mondo in termini di luogo sostenibile in cui vivere e lavorare”. La costante presenza ad Aruba di sole, vento, correnti oceaniche e onde infatti, rendono l’isola un luogo ideale per ricerche e progetti pionieri nel campo delle tecnologie e delle energie rinnovabili.

Inoltre, dal 1994  per la protezione delle proprie coste, Aruba ha lanciato l’Aruba Reef Care Project, un evento al quale abitanti e visitatori dell’isola sono invitati a partecipare e che consiste nella rimozione di rifiuti dalle scogliere, dalle spiagge pubbliche e dalle acque meno profonde.

Inoltre, Aruba, anche dal punto di vista della riqualificazione urbana ha intrapreso diversi progetti per migliorare la qualità della vita sull’isola sempre nel rispetto dell’ambiente.

Il Green Corridor, che consiste nell’ampliamento dell’attuale strada tra Oranjestad e San Nicolas mantenendo le aree verdi che si sviluppano lungo di essa e rendendole più usufruibili tramite piste ciclabili, illuminazione sostenibili e giardini, o l’Aruba Linear Park, un lungomare di 16 chilometri che includerà sentieri pedonali, chioschi, parcheggi, e molto verde, un luogo dove visitatori e abitanti dell’isola potranno rilassarsi e godersi il panorama e la brezza marina.

Anche il settore privato è molto attento all’ambiente: diversi marchi e certificati, come il Green Globe o l’EarthCheck, attestano che numerose strutture sull’Isola si stanno adoperando per promuovere un turismo sostenibile. LEnvironmental Commitee of the Aruba Hotel & Tourism Association (AHATA), attivo ormai da 15 anni, unisce rappresentanti di hotel, cittadini, fondazioni e organizzazioni pubbliche e private che hanno l’obiettivo di trasmettere e diffondere una maggior consapevolezza in merito alle 3R, e cioè Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.

E infine, numerosi gruppi autonomi si sono organizzati per difendere la natura sull’isola: l’Aruba Birdlife Conservation per la protezione della biodiversità ed in particolare dei volatili, il TortugAruba Save-the-Sea Turtles, un gruppo di volontari che si adopera per la protezione delle tartarughe, il Donkey Sanctury Aruba, un’organizzazione no-profit formata da volontari che forniscono un paradiso sicuro per gli asini, o l’Animal Rights Aruba, un’organizzazione di volontari attivi nella cura, la sterilizzazione, il salvataggio e le campagne di adozione per cani e gatti.

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