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Singapore, un diamante dalle mille sfaccettature
A Singapore una varietà incredibile di etnie si mescola lungo le vie animate, le pagode cinesi, gli edifici coloniali, le residenze dei sultani e gli avveniristici grattacieli che svettano verso il sole
La pianificazione urbanistica creata da Sir Stamford Raffles costituisce la base dei quartieri tuttora esistenti; il Colonial Distric situato nel cuore della città, Kampong Glam e Little India a nord del fiume e Chinatown nella parte settentrionale protesa verso il mare.
Intorno all’ora di pranzo camminando verso Nord ci si sposta nell’Asia più vera e autentica. Little India, che rende perfettamente l’idea del passato di Singapore, è un labirinto pittoresco e caotico per via dei numerosissimi specchi appesi sopra le porte per scacciare gli spiriti maligni. Vie piene di merci, altoparlanti che diffondono allegra musica indiana, insegne dei negozi pitturate a mano e nell’aria il pungente profumo dei tipici cibi tradizionali. Da non perdere il tempio di Sri Veeramakali-Amman per vedere da vicino Kali, la Dea indù dalle molte braccia e gambe, ognuna delle quali dotata di un’arma. Il Tempio, eretto dalla comunità Bengalese nel 1881, è il centro dell’enclave indiana che si raccoglie in preghiera nelle giornate di giovedì e venerdì.
Dopo il tripudio di sensi di Little India non c’è niente di meglio che un rilassante pomeriggio nel tranquillo Colonial District, il cuore più autentico del passato coloniale di Singapore, con numerosi edifici storici di forte impronta Europea. Si respira in ogni angolo lo spirito del Vecchio Continente e delle radici fortemente inglesi di questo territorio. Arriva poi il momento di sorseggiare il classico English Tea al Raffles Hotel: a più di 100 anni dalla sua inaugurazione, è ancora capace di stregare i visitatori.
Attraversando il fiume ecco Chinatown, quartiere ricco di storia che nel suo passato più buio ospitava fumerie d’oppio, “case dei morti” e bordelli, mentre ora mostra il meglio di sé grazie alle antiche shop-house, con le persiane alle finestre e gli aguzzi tetti con tegole di terracotta. Per immergersi nella vita dell’enclave cinese più autentica è d’obbligo una visita al tempio cinese più antico di Singapore, il Thian Hock Keng, costruito dai vecchi marinai hokkien è tuttora dedicato alla dea del mare Ma Zhu Po. Il momento in cui calano le tenebre sulla città è l’ora migliore per giungere a Chinatown, per chiudere in bellezza e gustarsi un’ottima cena a una delle mille bancarelle del Maxwell RD Hawker Centre.
Per maggiori informazioni sulla città – www.yoursingapore.com