Scoprire l’ Alpe Cimbra e visitare i suoi borghi

In Alpe Cimbra, cuore della terra trentina, tante le malghe e rifugi alpini e numerosi i borghi da visitare, dove ancora si custodiscono i segreti  delle tradizioni culinarie di un tempo lontano.

Trascorrere in Alpe Cimbra qualche giorno di vacanza è l’ideale per chi cerca relax tra la natura e i boschi profumati, lontano dall’affollamento delle mete più frequentate.
Un destinazione che affascina perché molte sono le possibilità di divertimento che il territorio offre.
Dallo sci alle ciaspolate d’inverno, al trekking, alla mountain bike o alle passeggiate nella bella stagione. Cimentarsi in itinerari facili e accessibili a tutti è perfetto per apprezzare la bellezza dell’Alpe Cimbra.

Scoprire l’ Alpe Cimbra e visitare i suoi borghi

Si può iniziare con una visita a Guardia, a 875 metri di altitudine, un piccolo borgo incastonato tra boschi e saliscendi con ampi prati. Guardia è  conosciuta come “il paese dipinto” perché le pareti delle case sono colorate con pennellate di vita quotidiana ad opera di pittori ospitati per le varie rassegne d’arte murale.
I murales sono libere interpretazioni di fatti della tradizione locale e narrano l’incanto della natura del luogo, la religiosità semplice e devota della gente di montagna e il lavoro duro che appaga. Un itinerario tutto da ammirare percorrendo le strette e tortuose vie.

Guardia è anche il paese che ha dato i natali e l’ispirazione a Cirillo Grott, pittore, scultore e poeta le cui opere sono esposte nel suo laboratorio chiamato la Casa Museo.
Ad accogliere i visitatori la moglie Alessandra Frisinghelli che, in giro per la casa, ripercorre la vita artistica di suo marito: sculture, pitture, poesie. Era la sua musa ispiratrice che “gli insegnava la strada”.

Cirillo Grott amava rappresentare con materiali diversi la natura, scorci di paesaggi montani e le sue genti. Le sculture, lavorate con il vivo legno del bosco, esprimevano la sua interiorità cristiana ed invitavano lo spettatore a seguire le orme di Cristo.

Lasciata la Casa Museo si possono fare “due passi” fino alla Cascata dell’Hofentol che si raggiunge con una camminata di 15 minuti .La cascata stupisce d’estate ed emoziona d’inverno quando si trasforma in uno straordinario monumento di ghiaccio.

Tutta da godere la vista panoramica. Continuando nella camminata di circa due ore si arriva direttamente a Folgaria.

Altra tappa, Serrada, fonte di ispirazione del pittore futurista Fortunato Depero che era solito trascorrervi le vacanze estive e che ha qui lasciato tante sue opere. Per gli appassionati di questo tipo di pittura  è imperdibile la passeggiata futurista che propone una serie opere dell’artista dipinte sulle facciate delle case. D’estate Serrada in onore dell’artista propone l’evento “Serrada Futurista”, una settimana di arte, musica, spettacolo e cultura.

Guardia e Serrada due paesi immersi tra le montagne, luoghi ideali per escursioni nei sentieri più impervi o per passeggiate tranquille grazie alle strade battute in mezzo ai boschi.

Ristorante Alla Segheria suggestiva location e cibo di qualità

Lungo la strada che da Serrada riporta a Folgaria, all’altezza di un tornante, si incontra il Ristorante Alla Segheria. Impossibile non vederlo perché, oltre ad essere posto in prossimità di una stretta curva ed all’altezza di un torrentello, ha ancora le caratteristiche estetiche di una antica segheria.

Era infatti segheria che è stata trasformata nell’attuale struttura, mantenendo l’architettura di una volta e tutto il fascino di un tempo passato.

Appena si entra si rimane piacevolmente sorpresi dal legno presente in sala, dai muri in sasso e dalla bellissima Stube in maiolica, ancora funzionante, che rende l’atmosfera calda e accogliente.  Non molto grande è bello e caratteristico ed è a conduzione familiare.

Il proprietario Mauro Fiorentini è dal 1989 che gestisce il ristorante con la moglie Antonietta ed i figli Rodolfo (Rudi) ed Anna.

La cucina personalmente curata da Mauro popone oltre ai piatti tradizionali trentini anche i piatti delle province limitrofe. La cucina per Mauro deve essere una libera interpretazione. Non vuole essere omologato e considera la sua cucina alternativa.

Qui per esempio si può mangiare dell’ottino fegato alla veneziana e del baccalà vicentino ben mantecato ma anche il più tradizionale brasato di manzo al teroldego, che dopo tante ore di cottura diventa morbidissimo.

Mauro sostiene che la libertà è una grande conquista e così deve essere anche a tavola.

La pasta, come una volta, è fatta a mano tutti i giorni. Il cuoco consiglia come primo piatto i bigoli conditi con il ragù di vitello. Speciale è anche la trota affumicata che acquista da persone di fiducia.

Le pietanze sono ben curate nel piatto con materie prime sempre fresche e cucinate al momento.

La filosofia di Mauro è che quando le cose buone finiscono non ce ne sono più per quel giorno e bisogna attendere l’indomani per gustarle nuovamente. I vini che il ristorante abbina ai corposi piatti sono trentini al 90%.

La qualità del servizio e la cortesia contraddistinguono il locale alla Segheria che ha l’aria di casa (www. ristoranteallasegheria.it).

Dove dormire:  Per godersi con calma una sosta di qualche giorno in Alpe Cimbra l’ideale è un soggiorno all’Hotel Eghel a Folgaria nella splendida piana di Costa a soli 800 metri dalla zona pedonale del centro di Folgaria. Una accogliente SPA con piscina esterna riscaldata  e accessibile anche dall’interno, saune e bagno turco. Una Zona Beauty dove prenotare massaggi e trattamenti per viso e corpo.

 

Testo di Dorina Cocca. Foto Archivio APT Folgaria Lavarone Lusèrn e di Dorina Cocca

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