Si è svolto presso la sede dell’Università Bocconi l’annuale incontro “Hotels and Chains 2018 – Investimenti, Scenari e Strategie” organizzato da Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Horwath HTL, Università Bocconi e Cassa Depositi e Prestiti.

L’occasione è stata rilevante per analizzare le varie dinamiche che attraversano il settore alberghiero e ha rappresentano un’opportunità interessante di confronto e di approfondimento tra i principali attori del settore, ben rappresentati nei panels che hanno seguito la presentazione della ricerca.

“Aver monitorato per 6 anni le catene alberghiere ci ha permesso di leggere la loro crescita e tracciarla su tutto il territorio nazionale – ha dichiarato Zoran Bacic, Senior Partner e Managing Director di HorwathHTL. Emerge una fotografia chiara: le catene sono in crescita ed i loro modelli di business sono destinati a permeare il tessuto imprenditoriale dell’hospitality italiana. I fondi di investimento sempre più spesso si troveranno a collaborare con le catene ed uno dei modelli in maggior crescita, secondo i risultati dell’ultimo rapporto (Hotels & Chains in Italy 2018) è la locazione. Sarà notevole, per i prossimi anni, anche la diffusione del franchising. Le catene italiane continuano, seppur lentamente, ad espandersi all’estero e questo è un segnale positivo che dimostra modelli sani ed ambizione a crescere, prova che i fondamentali della redditività sono solidi”.

Si consolida il ruolo del turismo quale settore chiave dell’economia italiana con dati che in linea con l’andamento mondiale ed europeo posizionano le compagnie alberghiere con un incremento medio del Tasso di Occupazione Camere pari al +3,2% rispetto al 2016 che porta l’indice al 68,9%.

Il mercato dell’ospitalità italiano, come evidenziato dai dati del 2017, sarà guidato nel 2018 dalla crescita della penetrazione delle catene alberghiere, dall’aumento del volume delle transazioni immobiliari e dall’evoluzione del modello di business degli operatori.

Per quanto riguarda la prima tendenza, finalmente c’è una chiara dimostrazione che il mercato italiano anno dopo anno sta colmando il divario con altri paesi europei in termini di penetrazione delle catene alberghiere per numero di hotel, con una crescita in 5 anni del 13,8% (4,5% nel 2017 vs 3,9% nel 2013).

A ciò fa seguito un aumento dell’interesse degli operatori internazionali e dei fondi immobiliari verso la nostra destinazione ed in particolare verso il settore dell’ospitalità. Tante le operazioni chiuse nel 2017 ma ancora di più ne sono in cantiere a breve: oltre 12 mila camere saranno coinvolte in progetti greenfield, di branding e re-branding e su partecipazione di fondi interessati al settore.

In termini di transazioni alberghiere, il mercato ha registrato un volume record di circa 1,6 miliardi di euro per il 2017 rispetto a 1,5 miliardi di euro dell’anno precedente, trainato da investimenti transfrontalieri principalmente da parte di gruppi di azioni private. Il sentimento degli investitori dovrebbe rimanere positivo, grazie a un mix di diversi fondamentali: la recente ripresa economica interna tanto attesa, in crescita afflussi di turisti internazionali e condizioni di mercato solide che stanno guidando l’attenzione di stranieri e nazionali operatori nella direzione delle principali città italiane (cioè Roma, Milano, Firenze e Venezia).

Tali temi vedono impegnata l’Università Bocconi nella ricerca e nell’ attività di formazione e vengono affrontanti, a livelli diversi, con vari corsi dedicati a Executive e professionisti del comparto in Sda Bocconi e in Università con il Master in Economia del Turismo (MET), programma pensato per i più giovani e per chi vuole un futuro da imprenditore o manager nel settore.

“Le sfide derivanti dal lato della crescente domanda turistica rivolta al nostro paese – nuova, estera, di nicchia etc – sul mondo dell’ospitalità impongono un dinamismo attivo lungo tutta la filiera dell’offerta, peraltro ancora in buona parte frammentata e tradizionale, e di PMI – ha dichiarato Magda Antonioli Corigliano, MET Università Bocconi. Dalle catene soprattutto internazionali sicuramente vanno mutuati vari spill over, sia in termini manageriali, che qualitativi e nell’utilizzo delle Ict, così come gli investitori istituzionali devono indirizzarsi – anche coi nuovi strumenti a loro disposizione quali private equity e venture capital – verso forme efficaci di supporto di nuovi investimenti; e questi sia in ambito immobiliare che soprattutto di gestione e di competenze.”

Per quanto riguarda il modello di business adottato, per la prima volta i dati mostrano che in Italia il numero di camere gestite in hotel in affitto è maggiore del numero di camere gestite in hotel di proprietà (Lease: 64.429 vs Owned: 62.050).

Nel settore dell’ospitalità italiana, Cassa depositi e prestiti (CDP) promuove questa evoluzione del modello di business a supporto dello spin-off dei beni immobiliari dalle attività di gestione alberghiera (anche attraverso vendite e operazioni di leaseback). Questa strategia consente alle catene alberghiere e agli operatori del settore di sbloccare quantità rilevanti di capitale e reinvestire i proventi per finanziare i piani di espansione e le attività principali (ad esempio FF & E – mobili, infissi e attrezzature, prenotazione on-line, risorse umane, marketing e branding ecc.).

Quello che è emerso chiaramente è che “in Italia non servono nuovi alberghi ma alberghi nuovi” e che non è più possibile valutare gli immobili secondo il criterio del € a metro quadro ma in base alla redditività. Questo comporta la necessità di aumentare la professionalità del management alberghiero che non può più operare con le logiche gestionali del passato.

“L’infrastruttura turistica italiana va rafforzata e questa è l’ambizione del Gruppo CDP, attivo attraverso il private equity, la rigenerazione di immobili del passato ed un fondo del Turismo che acquisisce strutture turistiche dai privati – ha dichiarato Marco Sangiorgio, Direttore generale di CDP Investimenti SGR”.

CDP, nel suo ruolo di istituto promozionale nazionale, riconoscendo l’industria del turismo come una parte fondamentale della nazionale economia, ha recentemente costituito – attraverso CDP Investimenti SGR – una piattaforma di investimento immobiliare denominata FIT – Fondo Investimenti per il Turismocon la specifica missione di attrarre investimenti nazionali ed esteri per il rinnovo e potenziamento dell’infrastruttura immobiliare italiana di ospitalità.

L’attuale evoluzione verso un’offerta più professionale e di alta qualità da parte delle catene alberghiere è guidata da numero crescente di arrivi internazionali e nuove generazioni di turisti (ad esempio millennial) abituati facilmente confrontare e scegliere diverse esperienze di viaggio tra diversi continenti e una vasta gamma di internazionali destinazioni.

“In questo ultimo anno le varie dinamiche che attraversano il settore alberghiero stanno vivendo delle forti accelerazioni – ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – Appuntamenti come quello di oggi rappresentano un’opportunità interessante di confronto e di approfondimento per chi vuole dotarsi di strumenti capaci di leggere le repentine dinamiche in atto sul mercato. Innovazione e capacità di rinnovare sono un binomio in continua evoluzione, avrà successo chi, catena o albergo indipendente, sarà capace di anticipare i nuovi trend”.

Obiettivo comune è dover rafforzare la competitività del settore turistico italiano migliorando la qualità dell’infrastruttura immobiliare e sostenendo le catene alberghiere e gli operatori nazionali per creare valore duraturo per i loro ospiti, dipendenti, parti interessate e comunità locali.

PANEL FINANZA E INVESTIMENTI
Modera ARMANDO BORGHI SDA Bocconi

School of Management
Intervengono
ALESSANDRO BELLI Cassa Depositi e Prestiti
Investimenti SGR
MATTEO BERTOLINI Coima SGR
DARIO FILIPPONE Algonquin
SANTIAGO FISAS HI Partners
FELIPE KLEIN HI Partners
LEO LOMBARDI SDA Bocconi School of
Management
MASSIMILIANO MORRONE Gruppo Unipol e
Unipol Sai Investimenti SGR
GIAMPIERO SCHIAVO Castello SGR

PANEL LE STRATEGIE DEL COMPARTO ALBERGHIERO

Modera MARIA CARMELA COLAIACOVO
Confindustria Alberghi
Intervengono
RANIERO AMATI JSH Hotels & Resorts
LUCA BOCCATO HNH Hotels & Resorts
RENZO IORIO Accor Hotels
GIOVANNA MANZI Best Western
JASPER MULLER CitizenM
PALMIRO NOSCHESE Meliá

Monica Basile

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