Alla confluenza tra i fiumi Meduna e Noncello, a metà strada tra Venezia e Trieste, sorge un tipico esempio della provincia italiana discreta ed elegante: Pordenone.

L’antica Portus Naonis, attualmente poco più di cinquantamila abitanti, sorge in una posizione da sempre commercialmente strategica, tanto che la Serenissima Repubblica di Venezia, che per due secoli ha esteso il suo dominio sulla città, le concesse uno statuto speciale che ne riconosceva una certa autonomia, naturalmente in ottica di profitto.
Un portone aperto su un corso d’acqua: il vecchio stemma di Pordenone sintetizza la condizione della città come meglio non si potrebbe.
Se si guarda una mappa di Pordenone vista dall’alto, non si può non notare che ha la tipica forma di un fiume: sinuoso ed esteso in lunghezza.
La città si sviluppa a partire da una direttrice centrale che corrisponde con la via principale del centro storico: si tratta di Corso Vittorio Emanuele II, che nella sua estensione poi diventa Corso Garibaldi.
Vale la pena fare una breve panoramica sul centro di Pordenone. Il primo edificio di Corso Vittorio Emanuele II è il Palazzo Comunale, caratterizzato da una struttura originale dovuta, come è tipico di gran parte dell’architettura storica italiana, a successivi rimaneggiamenti e rifacimenti. Sul lato sinistro del Palazzo Comunale si trova la Cattedrale, dedicata a San Marco, con il suo campanile risalente alla fine del XIII secolo, anch’esso “vittima” di ritocchi nel corso del tempo.
Il Palazzo Comunale e la Cattedrale, dunque, potere civile e potere religioso, uno a fianco all’altro: anche questa è una tipicità tutta italiana.
Sempre qui, nel cuore della città, sorgono diversi altri edifici storici. Il Museo Civico e la Galleria Bertoia si affacciano proprio nella piazza del Comune poi, lungo il corso, Pordenone si mostra in tutta la sua eleganza sfoggiando i palazzi signorili delle sue famiglie storicamente più in vista. Si tratta di palazzi nati, o rifunzionalizzati, come sede commerciale, caratterizzati quasi tutti da facciate coloratissime con decorazioni geometriche. Ed ecco allora Palazzo Gregoris, con la sua facciata decorata a “grottesche”: facce di uomini e di mostri benevoli, animali, sguardi che si incrociano, saltimbanchi irriverenti, eccetera. Proseguendo oltre, la chiesa di Santa Maria degli Angeli, conosciuta anche come “chiesa del Cristo”: qui sono conservati frammenti di affreschi del XIV secolo. E ancora, la Galleria Harry Bertoia che ospita, fino al 30 luglio, la mostra “Italia Metafisica” del grande fotografo George Tatge. Prima di questa retrospettiva su Tatge, la stessa Galleria ha presentato la mostra “Elettrodomesticità. Design e innovazione nel Nordest da Zanussi a Electrolux”. Ne parliamo, seppur si tratta di un evento concluso, soprattutto per citare un’eccellenza di questa zona: l’azienda Zanussi. Fondata nel 1916, e entrata a far parte della multinazionale Electolux nel 1984, la Zanussi ha contribuito in modo importante allo sviluppo socioeconomico di quest’area, ma non solo: con i suoi elettrodomestici, l’azienda ha mutato le abitudini di molte famiglie italiane.
Dopo questo breve tour nel centro storico di Pordenone, facciamo ora un’altra breve panoramica sui dintorni della città. Fuori dal centro abitato, lasciandosi la montagna alle spalle, ecco che si apre la Via Maestra Vecchia che va a insinuarsi lungo le ampie pianure circostanti, attraversando tracciati rurali e campi: ideale dunque per lunghe passeggiate in bicicletta. Luoghi magici sono senz’altro le sorgenti del Livenza, che cadono nel territorio del comune di Polcenigo. A parte la bellezza naturalistica, si tratta di luoghi anche mistici: si dice infatti che la fonte avvia proprietà terapeutiche e presso la sorgente c’è una piccola cappella che raccoglie numerosi ex-voto.

Per concludere, qualche segnalazione per chi voglia trascorrere qualche giorno di vacanza a Pordenone.

A due passi dal centro storico si può alloggiare in modo confortevole al Palace Hotel Moderno (www.palacehotelmoderno.it), mentre nei pressi di Corso Vittorio Emanuele si può mangiare alla Prosciutteria Martin, famosa per le eccellenze culinarie friulane (www.dallava.com); per una piacevole pausa pranzo, fra una passeggiata in bicicletta e l’altra, l’ideale è la Fontaviva, ristorazione con tanto di giardino e laghetto.

Per ulteriori informazioni su Pordenone: www.pordenonewithlove.it  

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