Se si parla di capitali dobbiamo dire che Bangkok è relativamente giovane, essendo stata fondata nel 1782. Ma nel corso di due secoli, i Re Chakri e gli statisti che hanno segnato la storia della Thailandia si sono impegnati per dare alla città un’aura maestosa e quella raffinatezza che una capitale politica e culturale dovrebbe possedere. Statue, parchi, palazzi e gallerie sono i grandi protagonisti della capitale, ma uno dei luoghi più importanti è l’arteria di Ratchadamnoen Avenue, che potrebbe essere paragonata agli Champs-Élysées di Parigi, o al centro di Londra. Ratchadamnoen è la strada in cui scorre la storia moderna della Thailandia, con le glorie architettoniche di Rattankosin su una estremità, e la Sala del Trono Ananta Samakhom frutto del genio italiano sull’altra.

La cupola neoclassica della Sala del Trono sembra un’anomalia nella Bangkok tropicale. Realizzato in abbagliante marmo di Carrara, l’edificio sarebbe sicuramente più adatto ad essere inserito nel contesto di Parigi o Pisa. La sua costruzione fu voluto da Re Rama V che desiderava una sala dei ricevimenti per gli ospiti di corte. Il sovrano commissionò il lavoro agli architetti italiani Annibale Rigotti e Mario Tamagno (che ha anche progettato la stazione di Hua Lampong di Bangkok e l’Oriental Hotel). L’edificio, che assomiglia a una meravigliosa torta di nozze, brilla sotto il sole luminoso asiatico, e da vicino si notano i suoi dettagli eleganti: volti e intagli tutti creati dallo scultore Vittorio Novi.

L’eleganza esterna continua all’interno. Dopo essere entrati da una scala, ci si trova in una piccola ma sontuosa sala ottagonale, dove i pannelli delle pareti sono decorati con un collage scintillante di ali di coleottero che deve aver preso agli artigiani centinaia di ore di lavoro. Questa attenzione al dettaglio continua nella sala principale con tappeti, insegne reali e svettanti colonne corinzie che competono con la maestosità dei palazzi europei. Ma quando si alzano gli occhi verso il cielo, sono le decorazioni in stile thailandese a catturare l’attenzione; dipinti che raccontano la storia della dinastia Chakri dal regno di Rama I a Rama VI.

Come in ogni scrigno del tesoro che si rispetti, la bellezza esteriore della Sala del Trono è superata dagli oggetti esposti all’interno. Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej ha a lungo sostenuto il talento creativo del popolo Thai e promosso il ricco patrimonio culturale del Regno. Ha istituito una Fondazione nel 1976 per preservare e sviluppare le arti e i mestieri tradizionali della Thailandia. Il pezzo più affascinante custodito in questo spazio è lo schermo in teak intagliato creato in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario dell’ascesa al trono di Re. Questa opera d’arte mostra scene della leggenda di Sang Thong, che riguarda la storia di un eroe deforme e buono che vince il cuore di una eroina di alto lignaggio. Altre opere di grandi dimensioni sono gli incredibili arazzi decorati. Sembrano dipinti scintillanti, in realtà, da vicino, rivelano intricati dettagli di fili di seta.

Informazioni
Orario di apertura: 09:30 – 16:00, martedì-domenica (la biglietteria chiude alle 15:30)

Per ulteriori informazioni:  www.tatnews.org   – www.turismothailandese.it

 

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