Concluso il secondo “Cilento Workshop” dell’associazione Cilentomania

I have a dream “…che il Cilento diventi presto una meta turistica affermata”, così si è espresso Orlando Di Scala, presidente dell’associazione turistica Cilentomania, che da oltre un decennio si occupa di comunicazione integrata per il territorio.
Abbiamo incontrato Di Scala in occasione del secondo “Cilento Workshop” conclusosi in questi giorni a Policastro Bussentino che ha consentito a 27 buyers, fra tour operator e cral, di incontrare gli operatori locali e di “conoscere il territorio – continua Di Scala – perché per vendere il Cilento bisogna farlo conoscere”.
Dunque se Maometto – senza implicazioni religiose – non va alla montagna …. Così gli operatori di varie città del nostro grande Paese si sono ritrovati del 23 al 27 novembre in quel lembo di terra fortunata baciata dal sole, ricca di attrattori che vanno solo valorizzati.

Cilento Workshop

Cilento Workshop

Secondo il presidente Di Scala al Cilento per decollare manca la capacità di fare comunicazione e un’offerta programmata per tempo e uniforme, nonché un marchio per presentare alle fiere internazionali il territorio come un “unicum”. Facendo poi un autocritica “ a noi cilentani manca la cultura dell’accoglienza” – continua – “ gli imprenditori devono avere come mission quella di “fare rete” poiché non è attualmente concepibile che ogni operatore, ogni proprietario di albergo vada per la propria strada da solo”.
Ad ognuno il proprio compito: gli imprenditori devono investire; i politici: devono migliorare le infrastrutture. Nel 2018 si avrà l’allungamento della pista dell’aeroporto di Battipaglia che, insieme al completamento della super strada cilentana, avrà un notevole impatto sui flussi turistici verso il Cilento.
L’associazione Cilentomania si avvale per la promozione del territorio esclusivamente di fondi privati, riuscendo a portare avanti anche varie iniziative a costo zero a seguito dell’impegno dei suoi soci o con la pubblicazione di vademecum delle località turistiche. L’associazione, che ha la sua sede a Castellabate (Sa), si occupa poi di assistere i clienti dei tour operator offrendo servizi sul territorio.
“Fino a qualche anno fa il Cilento era noto solo per le sue stupende spiagge – conclude Orlando Di Scala – ora si va affermando anche per altri attrattori, fra cui le eccellenze enogastronomiche”.

Non dobbiamo dimenticare che proprio per le caratteristiche delle spiagge e del territorio selvaggio il Cilento è stato inserito dall’UNESCO nel patrimonio dell’umanità. Quest’anno le spiagge su cui sventola la bandiera blu son ben dodici, pertanto i comuni della costiera salernitana sono fra quelli che hanno ottenuto il maggior numero di riconoscimenti per qualità delle acque e dei servizi, lasciando al turista l’imbarazzo della scelta.

Harry di Prisco

 

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