[dropcap]T[/dropcap]rogir, chiamata anche Traù, è una metà da non perdere se ci si trova in Croazia. Un’isoletta collegata alla costa da un ponte, uno splendido gioiello urbanistico e architettonico che non ha  pari. Una cittadina composta da stradine lastricate e racchiusa da splendide mura che portano con sé palpabili atmosfere medievali. Un vero e proprio un museo all’aria aperta, come testimonia anche l’Unesco che nel 1997 ha inserito Trogir nel patrimonio dell’umanità.

La cittadina si distingue da tutte le altre della costa dalmata per il gran numero di edifici di stile romanico e rinascimentale che risalgono al lungo periodo della dominazione veneziana. E d’estate, quando i turisti affollano l’isoletta, sul lungomare bar e ristoranti fronteggiano yacht alla fonda. Come un tempo quando le galee della Serenissima, con i loro traffici commerciali, animavano il porto. La città, infatti, deve la sua ricchezza ai commerci marittimi, ma a farne anche un faro di arti e di cultura sono state nobiltà e borghesia.

Tutto il centro storico si presenta come un susseguirsi di monumenti pregevoli, impossibili da elencare tutti. Da visitare è la meravigliosa duecentesca Cattedrale di San Lorenzo, magnifico esempio gotico veneziano con tanto di campanile, portale romanico, battistero, quadri e la cappella Orsini esempio di architettura dalmata rinascimentale, la chiesa di Santa Barbara è la più antica IX° secolo e Palazzo Cipiko, appartenuto a uno dei comandanti della battaglia navale di Lepanto. Non può mancare una visita al Castello del Camerlengo, una severa fortezza quattrocentesca, il convento benedettino che ospita un bassorilievo greco del I° avanti Cristo, copia di Lisippo.

Oltre all’arte la cittadina riserva anche una “movida”, ogni anno, dal 21 giugno a fine agosto, il borgo si anima anche di sera per il Trogir Summer, apprezzata rassegna di musica classica e folk.

Trogir può essere visitata in giornata da Spalato, caposaldo del traghetto da Ancona.

E.C.

 

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