archeologia sotto le stelle con visite guidate, passeggiate notturne, spettacoli e concerti in cinque siti

«Stiamo valorizzando il luogo di maggior contatto con la città moderna di Pompei, cioè l’Anfiteatro, che era stato chiuso per un decennio e vuole così essere un segnale di apertura per tutto il territorio».

Sono queste le parole di Massimo Osanna, Soprintendente di Pompei, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto della Regione Campania, promosso e realizzato dalla Scabec, la società della Regione Campania che opera per la valorizzazione e promozione dei beni culturali “Campania by night. Archeologia sotto le stelle”. Il progetto “Itinerari culturali e religiosi”, in cui è inserito, è finanziato dalla Regione con fondi del Piano Operativo Complementare (POC). Sarà così possibile conoscere o rivedere luoghi famosi in tutto il mondo come gli scavi di Pompei, di Ercolano o i Templi di Paestum  per scoprire alcune realtà meno note ma di grandissimo fascino come il Museo Archeologico di Villa Arbusto nell’isola d’Ischia o la Villa Romana Marittima di Minori in Costiera Amalfitana. Ben 80 percorsi dal tramonto fino a notte fonda con visite guidate o itinerari in audioguida, affiancati a performance artistiche internazionali di danza, teatro e musica.

Il messaggio per Pompei è chiaro: la soprintendenza vuole che Pompei sia vista non solo nei suoi pregevoli ruderi, ma come luogo del contemporaneo, infatti nel ricco programma che si può consultare nel sito della Scabec www.campaniabynight.it o chiedere al numero verde 800 600 601, vi sono non solo spettacoli classici ma anche moderni, come ad esempio la danza. Ovviamente dietro di tutto questo vi è un lavoro molto complesso. La Regione, ha riferito Rossana Romano Direttore Generale per le Politiche Sociali, le Politiche Culturali, le Pari Opportunità e il Tempo Libero, ha voluto un programma che toccasse tutta la Campania e che offrisse un valore aggiunto ai visitatori da valorizzare in tutto l’arco temporale del periodo estivo fino al 16 settembre.

Per Patrizia Boldoni, Presidente della Scabec: «Lo scopo del progetto è quello di offrire ai turisti italiani e stranieri un modo nuovo di vivere il proprio soggiorno, nonché di consentire ai nostri siti archeologici di essere aperti oltre il normale orario di visita».Certo quello di poter fruire di itinerari notturni sarà molto utile a quei viaggiatori che non hanno molto tempo da trascorrere a Napoli oppure che soffrono la calura mattutina. Si è partito la settimana scorsa con la visita,  negli scavi archeologici di Pompei (in programma ogni giovedì e venerdì) alla mostra “Egitto Pompei”, nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza di Pompei, il Museo Egizio di Torino ed il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dedicata ai culti e agli elementi egizi che si diffusero in tutto il Mediterraneo.Si prosegue con la visita alle domus di Octavius Quartio e Venere in Conchiglia e si arriva a meraviglioso complesso di Giulia Felice. Il percorso riporta i visitatori nella Palestra Grande dove si ritroveranno nell’Arena di Artecard, un piccolo  teatro moderno da 200 posti che ospiterà le performance programmate di danza, musica, teatro, a cura di Luigi Gallo:  la danza con Igor Bacovich e Iraxte Ansa, Art Garage e Emanuel Gat, i concerti e le performance teatrali con gli attori Daniele Pecci, Anita Caprioli e Roberto De Francesco. Quindi la speranza è quella di vedere Pompei con gli artisti che recitano le opere di ieri di oggi e, speriamo anche di domani.

  Harry di Prisco

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