Secondo il quinto report annuale Chinese International Travel Monitor di Hotels.com il 92% dei viaggiatori cinesi prevede di aumentare o mantenere la propria spesa nel corso del prossimo anno, nonostante il rallentamento economico. Uno su tre, inoltre,  spenderà di più in viaggi.

L’indagine è stata condotta da Ipsos, leader mondiale nelle ricerche di mercato, che ha intervistato 3.000 viaggiatori cinesi nel mese di maggio 2016. Per arricchire i dati raccolti con l’opinione degli albergatori, Hotels.com ha condotto un’indagine globale su 5.800 partner.

La Cina mantiene il proprio ruolo di top spender globale in termini di spesa turistica e il potenziale di crescita di questo mercato è enorme, con solo il 5% dei quasi 1,4 miliardi di cittadini cinesi attualmente in possesso di passaporto.

Circa 120 milioni di cinesi hanno viaggiato all’estero nel 2015, rispetto ai 117 milioni del 2014, anno in cui sono stati superati per la prima volta i 100 milioni. Il report di quest’anno mostra che due terzi dei viaggiatori internazionali cinesi considerano i viaggi una parte essenziale della loro vita e sono pronti a spendere quasi un quarto del loro reddito per viaggiare, offrendo agli operatori enormi opportunità di crescita.

Il report ha rilevato un significativo cambiamento nel comportamento dei viaggiatori cinesi dalla pubblicazione del primo Chinese International Travel Monitor cinque anni fa. Secondo l’indagine condotta tra gli albergatori, i principali cambiamenti tra i viaggiatori cinesi sono una migliore conoscenza della lingua inglese, l’aumento della ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo, maggiori aspettative, richieste più esigenti e una minore spesa.

Per aiutare gli operatori del settore a rivolgersi a questi nuovi viaggiatori più indipendenti, il Chinese International Travel Monitor 2016 ha identificato cinque tipologie di viaggiatori cinesi:

  1. Esploratori meticolosi (25%): Nati tra gli anni ’60 e ’70, sono innovativi e ottimisti, amano imparare ed esplorare e pianificano il loro viaggio in ogni minimo particolare.
  2. Capi-famiglia prudenti (25%): Anch’essi nati negli anni ’60 e ’70. Vengono da città meno importanti e sono padri/madri di famiglia responsabili, che viaggiano per legare con i propri cari, preferendo hotel sicuri e adatti a tutta la famiglia.
  3. Viaggiatori in cerca di esperienze (17%): Per la maggior parte nati negli anni ’80 e ’90, vengono dalle città più importanti. Amano gli hotel eleganti e consigli professionali sulle attività culturali del luogo. Viaggiano per arricchire le proprie esperienze, in modo indipendente e ambizioso.
  4. Gli avventurosi (12%): Soprattutto nati negli anni ’80, viaggiano per soddisfare se stessi e per dimostrare le proprie capacità. Preferiscono soggiornare in hotel di alto livello e partecipare a tour locali avventurosi.
  5. Cercatori di piaceri elementari (21%): Si tratta di millennial nati negli anni ’90 e, contrariamente agli altri gruppi, sono principalmente donne. Sono alla continua ricerca del piacere estetico e viaggiano per puro divertimento, soggiornando in strutture col giusto rapporto qualità-prezzo.

Secondo l’indagine, i millennial cinesi hanno speso il 27% del proprio reddito in viaggi – la percentuale più alta tra tutti i viaggiatori cinesi. La ricerca condotta tra gli albergatori ha mostrato che il numero di ospiti cinesi sotto i 35 anni (dunque millennial) sono aumentati del 12%, lievemente di più rispetto alla crescita media del totale degli ospiti cinesi (11%).

Per quanto riguarda le aspettative dei viaggiatori cinesi in hotel, il wi-fi gratuito è nuovamente in cima alle preferenze. Attualmente, il 45% degli hotel intervistati offre la connessione wi-fi gratuita, mentre un ulteriore 46% prevede di introdurlo. Il 15% degli albergatori offre già guide turistiche tradotte e un ulteriore 16% si sta preparando a offrirle. Mentre solo l’8% fornisce attualmente un bollitore, il 34% intende introdurlo e, nonostante l’attuale rarità delle pantofole (2%), il 25% sta pianificando di introdurle.

Dal punto di vista tecnologico, la percezione dei social media come fonte di informazioni di viaggio è aumentata del 6% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda le prenotazioni, solo il 10% ha usato agenzie di viaggio convenzionali, mentre il 74% ha scelto agenzie di viaggio online. Secondo gli intervistati, oltre il 62% delle prenotazioni è stata effettuata via mobile: un aumento del 10% rispetto a quanto emerso dall’indagine dell’anno precedente.

L’indagine combina i dati della ricerca condotta tra oltre 3.000 viaggiatori internazionali cinesi e 5.800 strutture partner di Hotels.com in tutto il mondo con i dati di Hotels.com e ricerche di terze parti.

Info: www.Hotels.com

Giovanni Scotti

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