A meno di cento chilometri da Roma, ai confini con la Maremma Toscana, si raggiunge la Tuscia occidentale viterbese, un territorio di grande ricchezze per natura, archeologia, storia ed enogastronomia. Terra ricca di vestigia e necropoli che esaltano la storia degli Etruschi e di una ricca macchia mediterranea, è ideale per qualsiasi tipologia di soggiorno, dalla vacanza rilassante a quella culturale, dal soggiorno al mare ai tour enogastronomici.

Il turismo balneare dei mesi estivi si trasforma in turismo archeologico e culturale grazie all’eccellenza artistica di centri come Tarquinia, Tuscania e il Parco Archeologico di Vulci, confinante con il parco archeologico naturalistico, l’oasi del WWF. La zona è caratterizzata anche da borghi deliziosi che conservano ancora incontaminato un paesaggio affascinante e un sapore antico: Canino, Piansano, Arlena, Tessennano, Farnese e Cellere.Copia di La Civita

Dagli Etruschi al Medioevo

Tuscania, conosciuta principalmente come centro d’importanza storica e monumentale, medioevale e romanica, con la Basilica di S. Pietro e di S. Maria Maggiore, vanta anche una straordinaria presenza etrusca in un raggio di un paio di chilometri dove sono disseminate sepolture etrusco-romane, testimoniate da dodici necropoli, alcune delle quali visitabili.

Un luogo antico dove storia e natura si fondono per offrire sorprendenti suggestioni, dove ci si può lasciare conquistare da una passeggiata all’interno della cinta di mura tufacee tardo-medievali e per i vicoli del centro storico, per scoprire una serie di aristocratici palazzi tutti ben restaurati dopo il terremoto del 1971, torri, piccole botteghe artigianali e anche il piacere di una dimensione accogliente e a misura d’uomo in un quartiere quasi musealizzato. In un ex convento, recentemente restaurato (elegante il chiostro arricchito da affreschi seicenteschi sulla vita di San Francesco), è allestito il Museo nazionale archeologico, con sarcofagi e arredi tombali.

Schermata 2015-12-24 alle 00.22.08Splendido borgo in collina a due passi dal mare,Tarquinia mostra tuttora all’interno della sua cinta di mura i segni rilevanti della sua importanza storica con svariate chiese di antica fondazione, palazzi aristocratici e diciotto torri superstiti. Palazzo Vitellechi è oggi sede del Museo Nazionale Etrusco. Per avere un’idea globale di Tarquinia e del territorio fino alla costa basta salire sul Torrione della Contessa Matilde di Canossa. E per un salto nel passato di oltre 3000 anni troviamo la necropoli di Monterozzi, con le uniche tombe dipinte, frutto della straordinaria simbiosi artistica tra gli Etruschi e gli influssi culturali dell’oriente ellenico. insignita del riconoscimento Unesco dal 2004.

Olio e vino

La filiera dell’olio d’oliva nella Tuscia Viterbese ha raggiunto un ottimo livello di produzione dell’extra vergine e ha meritatamente ottenuto la nuova Dop Tuscia. L’’intero territorio provinciale è tra le realtà di maggiore pregio, in Italia. Un’area di eccellenza della olivicoltura è stata già premiata con il riconoscimento della Dop Canino. Ed è proprio a Canino, che l’olio extra vergine d’oliva trova una delle più antiche e pregevoli produzioni. La varietà Canino, un’oliva piccola e a lenta maturazione, consente infatti di produrre un olio a bassissima acidità (al massimo dello 0,3% espressa in acido oleico), di colore verde, molto profumato e dal sapore spiccatamente saporito. La Strada dell’olio dop di Canino è un itinerario enogastronomico che comprende 8 comuni: Arlena di Castro, Canino, Cellere, Farnese, Ischia di Castro, Montalto di Castro, Tessennano e Tuscania, dove all’interno del Agriturismo Sensi, ricavato dagli antichi annessi agricoli della villa settecentesca e circondato da uliveti centenari, si può degustare dell’olio extravergine d’oliva D.O.P. Tuscia “Bastardo” di produzione artigianale. Aziende come l’Oleificio Sociale Cooperativo di Canino o la Cooperativa Olivicola di Canino hanno conquistato una clientela internazionale, tra cui anche le maggiori compagnie aeree. Canino ha ospitato agli inizi dell’Ottocento Luciano Bonaparte a cui il pontefice Pio VII conferì il titolo di Principe di Canino. Al fratello di Napoleo­ne si deve anche un grande impulso alle ricerche archeologiche, soprattutto presso l’antica città di Vulci. Le caratteristiche del terreno e la lunga esposizione ai raggi solari nel corso dell’anno, fanno della Tuscia una zona indicata per la produzione di vini di qualità. Una lunga tradizione enologica acquisita nei secoli ha portato recentemente alla istituzione della Strada dei vini della Tuscia, l’itinerario enogastronomico che attraversa le zone di produzione dei vini locali.

di Luciano Riella

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