Il Monferrato propone una varietà di panorami da esplorare con i Gran Tour organizzati da Mon.D.O.

A pochi chilometri da Milano le dolci colline del Monferrato, oggi ancora più vicine con i piacevoli pacchetti di tour organizzati in occasione di EXPO

Il Monferrato è paragonabile ad un “mare di colline”, un labirinto di valli e alture di modesta entità, chiamato “bric e foss” dai monferrini DOC. Camminare e percorrere questo territorio è come essere immersi “nel mare” e nuotarci liberamente dà fantastiche sensazioni di libertà: quando si è in cima ad una collina viene voglia di raggiungere subito la cima di quella di fronte, quando si cammina in una valle si è attratti dal bosco che sta poco più in alto, quando si cammina in un vigneto si vorrebbe correre per vederne la fine, quando d’autunno le colline si infiammano di colori si vorrebbe che il tempo si fermasse…
Per tutto il Seicento, il ducato di Monferrato è al centro della storia europea e … di guerre e saccheggi che hanno come protagonisti le grandi potenze del tempo, Spagna e Francia, che si scontrano per il controllo di Casale e della sua poderosa fortificazione esagonale che tuttavia resiste a numerosi assedi (ricordati dal Manzoni e recentemente da Umberto Eco). Con il successivo passaggio ai Savoia (1713), Casale perde il ruolo di capitale, ma si trasforma, accogliendo le stupende dimore della nobiltà.
Una puntata alla Casale d’oggi impone l’obbligo della visita al complesso israelitico (è sempre aperto alla domenica, gli altri giorni su prenotazione) in vicolo Salomone Olper con la barocca Sinagoga e il museo, secondo in Italia nel settore e l’archivio con le tolleranze gonzaghesche.

Irrinunciabile un “salto” da Portinaro (via Lanza, proprio dietro la centrale piazza Mazzini, l’antico biscottificio che produce i Krumiri) e una sosta al caffè Savoia (Piazza Mazzini), con le calde e classiche
atmosfere della sala da tè piemontese di fine secolo, e ancora l’Antica Drogheria Corino, storico emporio con il sapore di una volta (temporaneamente chiusa, riaprirà a breve).

Da Casale, la capitale del Monferrato, si raggiunge il Santuario di Crea, patrimonio Unesco, parco naturale regionale in splendida posizione panoramica e centro della religiosità monferrina. La basilica conserva tele e affreschi di grande pregio, mentre assolutamente imperdibile la visita delle 23 cappelle fino a quella del “Paradiso”.
Poi ancora piccoli borghi e piccoli centri, ognuno con la sua fisionomia: Vignale, Mombello, Camino con il castello medievale più antico della zona, la città aleramica di Moncalvo con i resti dell’antico maniero, sotto i cui bastioni si gioca ancora a pallone elastico (balun) o tamburello (tambas).
Valenza, capitale dell’arte gioielliera è unita al Monferrato dal Po. La città che sorge su una terrazza nel versante Nord delle estreme propaggini orientali delle colline del Monferrato, domina la pianura del Po.

Nel cuore della città grandioso Duomo dedicato a S. Maria Maggiore.

Interessanti anche, e tipici del Monferrato, riconosciuti patrimonio Unesco, i famosi “infernot”, cunicoli scavati nella pietra sotto le case per depositare e tenere freschi vini e cibi, che si possono visitare a Ottiglio, ma soprattutto a Cella Monte, dove si apre l’Ecomuseo Pietra da Cantoni con infernot, www.ecomuseopietracantoni.it.

Il Monferrato: un giacimento di cultura e… di gastronomia.

Terra di grandi e piccoli (per produzione, non qualità) vini che fan rima con la buona cucina.
I piatti che pur con ingredienti poveri come la bagna cauda o la panissa offrono al palato sapori nuovi, poi gli agnolotti, nati come piatto unico al pari del fritto misto, quindi il trionfo dei bolliti con il bagnetto verde, nei dolci krumiri, bunet, torte rustiche, in stagione tartufi e funghi.
Si possono gustare in piccole trattorie, in ristoranti rinomati, in agriturismo e luoghi di charme che sono la formula ultima vincente di questo Monferrato.

Monferrato, il rinascimento del vino di qualità

Il Monferrato è stato nei secoli una terra a grande vocazione vinicola.
La capacità imprenditoriale e la tenacia dei vignaioli hanno ricreato le condizioni ottimali per una produzione di alto livello, che oggi porta il nome dei vini del Monferrato sugli scenari dei mercati anche extraeuropei. Dai grandi vitigni autoctoni, primo fra tutti il Barbera (che ha richiesto la denominazione d’origine controllata e garantita), ma anche il tipico Grignolino, l’anarchico e individualista (definizione di Veronelli…), il Freisa, la Malvasia, ai bianchi importanti come lo Chardonnay, il Monferrato vinicolo offre una gamma ampia e qualitativamente importante in cui l’ospite può spaziare, in una ricerca interessante e soddisfacente anche per i palati più esigenti.

“GRAN TOUR MONFERRATO”
Itinerario in autobus a cura del Gruppo STAT, con audio guida multilingue alla scoperta del Patrimonio Unesco in Monferrato.
Il GRAN TOUR MONFERRATO si tiene nei fine settimana, durante il periodo di Expo 2015, con tre corse giornaliere in partenza da Casale Monferrato; inoltre per il periodo di Expo nei fine settimana è previsto un collegamento con navetta da Milano a Casale Monferrato. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. Info: www.statviaggi.it – tel. 0142 75981
I testi dell’AUDIO GUIDA MULTILINGUE propongono descrizioni dei vari borghi monferrini tradotte in tante lingue straniere per rendere il più possibile fruibile l’offerta del territorio (inglese, tedesco, spagnolo e francese oltre all’italiano).
Mon.D.O. (Monferrato Domanda Offerta) consorzio di promozione turistica

www.monferrato.org
I.A.T. tel. 0142 444330

Franca D.Scotti

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