Associare la Liguria al mare è inevitabile. Oltre 300 km di costa, paesaggi da cartolina impreziositi da tante gemme: Sanremo, Alassio, Portofino, Santa Margherita, Sestri Levante, le Cinque terre, per citarne solo alcune. Una vegetazione rigogliosa che regala profumi unici, come può succedere solo in un territorio dove i colori e le fragranze tipiche del mare si incontrano in modo così ravvicinato con la montagna. Ma Liguria significa anche sapori. Quelli del suo patrimonio gastronomico così tipico e peculiare: la focaccia e il pesto, ovviamente, per i quali questa regione è famosa nel mondo. Ma non solo.

Si svaria allora dal carciofo di Perinaldo all’aglio di Vessalico, dall’asparago violetto di Albenga alla castagna di Calizzano e Murialdo, dalla tonnarella di Camogli al chinotto di Savona. E poi la razza bovina cavannina della Val d’Aveto e i prodotti della pesca di altura, il gallo nero della Val di Vara e i gamberetti di fiume. L’acqua di fiori di arancio amaro di Vallebona e i fagioli di Badalucco, il Conio di Pigna e la toma di pecora Brigasca. E come dimenticare le olive taggiasche? Materie prime di qualità, che 14 presidi slow food hanno certificato.

Liguria è anche ristorazione dell’eccellenza. Con nuovi talenti all’orizzonte. Il più giovane chef stellato d’Italia, il ventitreenne bresciano Augusto Vanzelli, è alla guida del ristorante Agrodolce di Imperia. Affacciato sul porto di Oneglia, il locale offre nuovi accostamenti e combinazioni di sapori attraverso la reinterpretazione di piatti della cucina tradizionale ligure. A Genova, il ristorante Capo Santa Chiara è animato dalla fantasia di Luca Collami, chef noto per le sue scelte forti e decise; ad esempio, baccalà con tartufo nero. Altro giovane rappresentante dell’eccellenza gastronomica ligure è Paolo Masieri, di Paolo e Barbara, locale cool di Sanremo. Qui è il pesce ad essere protagonista, abbinato a prodotti ortofrutticoli a km zero, perché coltivati nell’azienda agricola dello chef. Un’altra giovane stella brilla sotto il cielo di Sanremo, quella di Andrea Sarri del ristorante Sarri. Anche qui prodotti a km zero, perché è l’azienda agricola dello zio Fanio a fornirli. La cima di calamaretti su panissa al cipollotto è il piatto clou.

C’è, poi, la Liguria delle sagre e delle tante manifestazioni popolari, vere e proprie tentazioni per il palato. Il 7 agosto Recco è protagonista con la “Scorribanda gastronomica”. Ciascun ristorante della cittadina nota in tutto il mondo per la famosa focaccia propone una portata, di tavolo in tavolo i visitatori possono quindi spaziare dall’antipasto al dolce, senza farsi mancare assaggi del miglior vino ligure.

E infine c’è la Liguria delle manifestazioni folkloristiche. Come quella che si organizza a Lavagna tutti gli anni alla vigilia di Ferragosto. Un corteo storico in costume medievale che attraversa le vie della città e si conclude ai piedi della Torre Fieschi, ricostruzione di un’antica costruzione militare. A Spezia ogni anno la prima domenica di agosto è palio, una grande festa popolare con le imbarcazioni delle tredici borgate marinare che si sfidano nelle acque del Golfo dei poeti.

Per ulteriori informazioni: www.turismoinliguria.it 

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