La carta dei diritti del passeggero parla chiaro: chi è vittima di ritardi, cancellazione dei voli o mancato imbarco a causa di overbooking può chiedere il dovuto indennizzo. Redatta per la prima volta nel 2001, la carta dei diritti del passeggero può dire di avere ormai una lunga storia, dal momento che ha subito vari aggiornamenti nel corso degli anni. Arrivata già alla sesta edizione, la carta dei diritti del passeggero stabilisce in modo chiaro e preciso l’ammontare del risarcimento che spetta al passeggero in caso di cancellazione del volo o negato imbarco. Per quanto strano possa sembrare non tutti i viaggiatori dimostrano di essere a conoscenza dei loro diritti.

Secondo le statistiche il numero di passeggeri che, pur avendone pieno diritto, non ha fatto domanda di rimborso, ammonta a 960.000, solo negli aeroporti italiani. E’ proprio a questa tipologia di passeggeri, male informati o semplicemente distratti, che è dedicato il portale di Flightright, attivo in tutta Europa e specializzato nelle richieste di risarcimento.

Volo cancellato? Risarcimento assicurato!

Per avere un’idea più chiara di quale sia la situazione dei risarcimenti per i voli mancati a causa di cancellazioni o overbooking, può essere utile dare un’occhiata ai dati raccolti dal sito flightright.it. Prendendo in considerazione solo i disguidi degli aeroporti italiani in un anno, la somma dei rimborsi dovuti e non richiesti è pari a ben 380 milioni. Non si tratta però di una dimenticanza che riguarda solo ed esclusivamente i passeggeri italiani. Facendo una rapida indagine nel resto dell’Europa, si osserva infatti che anche francesi, tedeschi, spagnoli ed inglesi sono poco propensi a richiedere ciò che le compagnie aeree sono tenute a corrispondere loro in caso di disservizio. I mancati risarcimenti ammontano a 440 milioni in Francia, 500 in Spagna, 670 nel Regno Unito, 580 in Germania e così via.

Il portale di Flightright informa e garantisce la giusta assistenza perché ogni passeggero possa far valere i propri diritti. Non tutti sanno che l’ammontare dell’indennizzo previsto in caso di cancellazione o ritardo varia a seconda del disservizio e della lunghezza del tragitto in aereo. 250 euro è la somma minima prevista per il risarcimento di un tratto di 1500 km. Se invece i km superano i 3500, l’indennizzo sale di pari passo fino a raggiungere i 600 euro a persona. Per le richieste di risarcimento è previsto un limite di tempo, pari a 18 mesi per le destinazioni europee, 12 mesi per quelle al di fuori dell’Europa.

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