Si è conclusa  la 51° edizione di TTG Incontri, leader  tra le fiere di settore in Italia e nei primi 5 posti in Europa, con una ricca agenda di 3 giorni nei quali l’industria turistica ha voluto dare un forte segnale di sfida per cambiare in maniera profonda la rotta per il futuro di tutto il comparto.

 Un percorso chiaro evidenziato anche nella conferenza d’apertura dall’amministratore delegato di TTG Italia, Paolo Audino, che nel presentare l’edizione 2014 ha posto l’accento sullo sforzo di creare maggiore sinergia con l’esordio di Sia Guest (attrezzature alberghiere) in contemporanea a TTG Incontri e il ritorno di Ibe, la fiera dedicata al mercato del bus operating.

Gli acquisti 2014 per Turismo e viaggi in Italia, sia riguardanti gli italiani che scelgono l’Italia o gli italiani che vanno all’estero, sia riguardanti gli stranieri che vengono in Italia sono stazionari (+1%) rispetto all’anno precedente, attestandosi intorno ai 50 miliardi di euro, questo grazie ad una spesa più innovativa, che passa attraverso i canali digitali, in crescita del 10%, per un valore complessivo vicino a 9 miliardi di euro nel 2014.

In questa ottica anche il question time molto atteso con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il quale  ha accettato di rispondere alle domande raccolte nei giorni precedenti. In primis è stato posto ancora una volta come sostanziale e non solo di immagine la scelta legislativa di unire il dicastero del turismo e della cultura per dare risposte concrete ad entrambe le esigenze di tutela e di valorizzazione.

Se da un lato il ministro ha aperto  la possibilità di beneficiare del credito d’imposta per la digitalizzazione anche per i t.o. dall’altro si è chiaramente risposto in modo negativo per i fondi di garanzia in quanto le risorse sono limitate.

Alessandro Nucara, direttore generale Federalberghi, ha dato voce alle esigenze e alle preoccupazioni della categoria. Le richieste di Federalberghi sono state precise e si possono riassumere così : regolamentazione dei nuovi fenomeni ricettivi  –  “stesso mercato, stesse regole”- , semplificazione del rilascio dei visti, incremento della promozione e revisione delle norme che limitano l’uso dei contanti da parte degli stranieri.

Le parole maggiormente ricorrenti in questi giorni tra gli operatori sono state : innovazione, tecnologia, nuove forme di comunicazione e ruolo dei social a testimonianza del continuo cambiamento che il settore affronta.
Del resto le cifre parlano chiaro e non lasciano spazio ai dubbi, come  è stato evidenziato durante la presentazione del primo Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano.

 La spesa digitale degli italiani in turismo vale oltre 7 miliardi di euro nel 2014. E secondo i dati della ricerca effettuata dal team, l’investimento dei nostri connazionali è cresciuto del 10 per cento rispetto al 2013. Aumenta anche il peso della componente digitale sul totale del mercato (31,5 miliardi di euro), che passa così dal 20 al 22 per cento. Sui canali digitali la spesa dei viaggiatori è così divisa: per il 57 per cento destinata all’Italia e per il 43 per cento all’estero (+9 per cento rispetto all’anno precedente).

Contestualmente cresce anche l’incidenza del mobile commerce sulla spesa digitale in ambito turistico: vale circa 340 milioni di euro nel 2014, con un +40% sul 2013.

Un messaggio per tutti gli operatori: il canale mobile deve essere considerato come mezzo di comunicazione e forte interazione con il cliente e non solo come device per concludere l’acquisto online.

Monica Basile

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