Nel centro storico di Grottaglie, caratteristica cittadina salentina, che prende il nome dalle numerose grotte che si trovano nel suo territorio, esiste il “Quartiere delle Ceramiche”, che conta più di 80 botteghe artigiane in piena attività. La storia dell’argilla ce l’ha raccontata Franco Fasano che ha una delle più antiche botteghe del luogo.

« Il metodo di produzione è rimasto quellodi una volt: l’argilla passa di mano in mano dal “cretarulo” che la prepara al “rotaturo” che la modella per poi passare nei forni per la prima cottur. Il “biscotto” viene tuffato nello smalto e quindi passa al “pittore” che ne imprime il tocco finale». Nel suo showroom ci si muove religiosamente tra anfore, vasi, brocche, mattonelle e pomi. E sì partiamo proprio dai pomi d’oro che fanno bella mostra di sé sul tavolo da lavoro del maestro ceramista, che segue la tradizione del nonno Ciccio Nicola detto “o piglino”.

 In omaggio alla Puglia i magnati indiani hanno scelto oltre alla location “Borgo Egnazia” di Savelletri di Fasano, anche i servizi di piatti e le bomboniere delle “Ceramiche Nicola Fasano” (www.fasanocnf.it) per gli oltre 800 vip, provenienti in gran parte dall’India e da Londra. La scelta è caduta sui “pomi portafortuna”, rigorosamente di ceramica, laccati e ricoperti d’oro. «Ne abbiamo realizzati per gli sposi 400 di vari tipi. La nostra caratteristica è che riusciamo a creare tutto quello che il mercato ci chiede sull’onda della tradizione, che ci caratterizza ad esempio per le “Pupe coi baffi”, che risalgono al Seicento».

La curiosità è donna, è risaputo, e la pupa baffuta ci ha incuriosito non poco. Fasano ci spiega che tutto è partito da una leggenda locale che racconta di un suddito che volle ribellarsi allo “ius primae noctis”, il diritto di trascorrere la prima notte di matrimonio con la sposa da parte del signorotto. Fu così che fu il marito a travestirsi da donna ma, dimenticando di tagliarsi i baffi, venne scoperto. Caratteristico è anche il piatto con il gallo, che caratterizza la ceramica pugliese nel mondo. Le sue origini sono da ricercare a Grottaglie che dal XIX secolo produce il manufatto con al centro il gallo rampante.

La tradizione locale racconta che durante il pranzo nuziale lo sposo traeva buoni auspici in merito alla prole che sarebbe arrivata una volta svuotando il piatto.Nel cuore della cittadina c’è poi il museo della ceramica, sito nel Palazzo Episcopio, che racconta la storia di un passato in cui la ceramica ha rivestito un ruolo di primaria importanza nei secoli. Le sezioni presenti sono quella dei Presepi, la ceramica d’uso, la sezione archeologica, la sezione delle maioliche e la sezione dedicata alla ceramica contemporanea.

Harry di Prisco

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