La Croazia è più vicina a Roma grazie alla linea aerea Blue Panorama

L’Ente nazionale croato per il Turismo (www.croazia.hr), diretto da Dario Matosevic,  ha organizzato a Roma alla presenza del Viceministro, Zelimir Kramaric e dell’Ambasciatore croato in Italia, Damir Grubisa, il 27 marzo presso l’Hotel Bernini Bristol, l’incontro con la stampa per presentare la Croazia e in particolare la regione del Quarnaro e i nuovi collegamenti aerei tra Roma e Fiume.

Per il Direttore Matosevic è quanto mai positivo il ruolo delle linee low cost, che rendono maggiormente fruibili gli spostamenti così da assicurare un soggiorno più intenso e più agevole al turista che sceglie volentieri l’Istria e la regione del Quarnaro, come viene confermato dai dati del 2013, che si attestano su un milione di italiani.

«Certamente – ha detto Matosevic – non auspichiamo un turismo di massa, perché vogliamo crescere grazie a quello di qualità. Le strutture turistiche non mancano e i prezzi sono accessibili. Siamo in un Paese dove il turismo ha un rapporto valido tra qualità e prezzo».

Partono dal prossimo 20 giugno i nuovi voli Roma Fiumicino-Rijeka (Fiume) della compagnia low cost Blue Panorama Airlines,  che saranno presentati nuovamente nel corso dell’edizione 2014 della  Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli che si inaugurerà il 4 aprile  Il nuovo volo low cost, operato dalla blu-express, che da Roma raggiungerà Fiume, prevede  due collegamenti alla settimana, dal 20 giugno al 9 luglio e dall’8 settembre al 12 settembre (lunedì e venerdì), mentre si aggiungerà  il volo domenicale in concomitanza con l’alta stagione, dal 10 luglio fino al 7 settembre.

Le tariffe sono assolutamente convenienti e partono da euro 50,37, tutto incluso per la sola andata, o da euro 101,34 sempre tutto incluso per biglietti di andata e ritorno.  I voli dall’Italia per la Croazia sono già disponibili sui siti www.blu-express.com e www.blue-panorama.com; attraverso il call center 0039 06 98 95 66 66; o presso le migliori agenzie di viaggio grazie al sistema GDS.

Tra le opportunità che offre la Croazia l’offrire programmi di salute e benessere coadiuvati da medici di alto livello, come anche ottimamente attrezzati sono i centri benessere, numerose le piscine con acqua salata e i centri di talassoterapia. In particolare Abbazia primeggia in questo senso, seguita delle altre destinazioni della sua riviera e da altri centri dell’intera regione.

La Croazia è una terra caratterizzata da una moltitudine di isole, da un ambiente naturale indescrivibile (tra cui una a forma di cuore), da un ricco patrimonio culturale che le ha permesso di avere nel 2009 al suo interno 7 siti facenti parte del Patrimonio dell’Umanità dell’ Unesco.

Un anno dopo la lista del patrimonio immateriale ha incluso l’Alka di Sinj e l’arte di lavorare il licitar e prima della fine del 2011 il bećarac e il nijemo kolo dell’entroterra dalmata. Si tratta di musica popolare, tradizioni, manifestazioni religiose e mestieri che si trovano in Croazia, conservati con cura e immutati per secoli.

Nel corso della storia, molte di queste tradizioni, hanno cambiato il loro significato, in particolare come accade spesso, quelle preistoriche o pagane oggi caratterizzano le feste cristiane. Così è, ad esempio, per la processione carnevalesca annuale degli scampanatori del Castuano, gruppi di uomini mascherati avvolti in pelli di pecora con le corna e maschere, che durante il carnevale, in particolare nell’entroterra di Fiume e Abbazia, visitano i villaggi circostanti.

Alcuni indossano maschere, altri acconciature ornamentali che evocano così i buoni raccolti e la fertilità.  E’simile la processione annuale di primavera della Ljelja di Gorjani, che si ritiene risalga alle più antiche tradizioni slave. E anche se gli etnologi legano Ljelja al supremo dio slavo Perun, oggi è legata alla festa cattolica di Pentecoste.
Le ragazze di Gorjani durante la parata girano per il villaggio ed eseguono un rituale composto da particolari canti e balli con le spade. Si dividono in regine e re.  I re portano spade e cappelli da uomo decorati con fiori, mentre le regine portano sulle loro teste ghirlande bianche da sposa.
La tradizione cristiana è conservata molto bene attraverso la processione in onore del santo patrono di Dubrovnik San Biagio, il quale, secondo la leggenda, nel 971 difese la città dai veneziani. Il più antico documento scritto attesta che la festa di San Biagio si celebra il 3 febbraio almeno dal 1190. Un rito unico della devozione cristiana è sopravvissuto nella parte centrale dell’isola di Hvar, dove la notte del Venerdì Santo da cinque secoli a questa parte senza soluzione di continuità si tiene la processione ”Al seguito della Croce-Za križem”.
La processione collega sei località dell’isola: Jelsa, Pitve, Vrisnik, Svirce, Vrbanj e Vrboska. Allo stesso tempo, dalle sei chiese parrocchiali partono le processioni guidate dai portatori di croce in segno di preghiera. Il portatore è seguito da un gruppo scelto che indossa le tuniche bianche della fraternità. La spina dorsale della processione è “Il pianto della Vergine”, testo che risale al 15° secolo che in forma di dialogo musicale è eseguito da cantanti scelti, i Kantaduri.

Il patrimonio musicale dell’Istria e del Quarnaro è custodito nei cosiddetti canti a due voci, che raggiungono nella musica vocale un canto potente in parte attraverso il naso.  Tra i mestieri tradizionali l’UNESCO ha riconosciuto il valore del pizzo croato e l’arte di fare giocattoli tradizionali in legno nella regione dello Zagorje croato.
In Croazia ci sono tre centri principali di produzione del merletto, il cui lavoro è una continuazione di una lunga tradizione: Lepoglava nello Zagorje croato con il merletto a tombolo, la città di Pag con il merletto ad ago e la città di Hvar con il merletto di filo di agave.

« Quarnaro, il cui nome deriva dal latino quaternario – ha detto la direttrice della Regione, Irena Persic Zivadinov – vanta 170 anni di turismo in Croazia proprio con la città di Abbazia, famosa già dal periodo austro-ungarico come rinomata località balneare e centro di salute (ndr. le prime spa). Facilmente raggiungibile dalle principali città del nord Italia e distante dal confine italiano circa 50 chilometri fa sì che gli italiani si collochino al quarto posto per gli arrivi e vengono per vacanze lunghe ma anche per i fine settimana».

Sull’isola di Veglia, la più grande isola della Croazia e di tutto il Mare Adriatico si produce un vino particolare, conservato in cisterne a 30 metri di profondità. Il vino bianco autoctono Vrbnicka žlahtina è poi l’ideale compagno di quasi tutte le specialità della tradizione gastronomica locale.
La cucina croata nel suo complesso è una cucina eterogenea, conosciuta come cucina di varie regioni come dimostrano i nomi delle specialità  dal formaggio di Pag, il kulen (specie di salame) di Slavonia, il prosciutto di Drniš, la zuppa istriana, l’agnello di Cres, lo želudac del Gorski Kotar,gli scampi del Quarnaro, gli štrukli dello Zagorje, le ostriche di Ston, la focaccia di Komiža e di Vis, la Gibanica del Međimurje. settentrionale, centrale e meridionale e infine l’entroterra dalmata.

L’isola, che si trova vicino alla città di Fiume, vanta uno scenario incantevole, ricca come è di 20 tra isolotti, scogli e secche, ed un  mare cristallino.  L’interno di Krk  regala poi una vegetazione piena di boschi e coltivazioni di frutta, ortaggi, vigneti e uliveti.

Viene qui ben rispettata la tradizione e l’ offerta turistica è al passo con i tempi, grazie a strutture ricettive e servizi di alta qualità. Negli ultimi anni ha conosciuto uno sviluppo turistico eccezionale dopo la costruzione del ponte che la unisce alla terra ferma.

Rijeka (Fiume), capoluogo di regione, è solo una delle tante mete dal ricco passato di cultura e storia dove scoprire le Notti d’estate fiumane, un festival artistico urbano con spettacoli teatrali, lirici, balletti e opere, o il Festival quarnerino del mare e della tradizione marinara.

La Riviera d’Abbazia è un susseguirsi di imperdibili località da Abbazia (Opatija) con le sue perle architettoniche da togliere il fiato a Laurana (Lovran) con le giornate dedicate alle ciliegie a Draga di Moschiena con la sua tradizionale regata di barche a vela storiche.

Il mare e i porti del Quarnaro costituiscono una tra le mete più attraenti della Croazia. Si tratta di 30 porti attrezzati per il turismo e il charter nautico, 5.200 ormeggi, 8 eccellenti marine tra cui quella di Punat sull’isola di Krk.

Un soggiorno nel Quarnaro offre anche la possibilità di abbandonarsi  all’avventura attraverso i terreni montani; più di 1.000 chilometri di sentieri ben delineati con difficoltà  di vario grado, in prossimità del mare o nell’entroterra delle isole, tutti con vista spettacolare. Il Quarnaro conta 32 aree protette e più di un centinaio di territori sottoposti a varie categorie di tutela: tra tutti il Parco Nazionale del Risniak e il Parco Naturale del Monte Maggiore.

 Harry di Prisco 

 

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