gabriele d annunzio aviatore

In occasione delle celebrazioni per il150° anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio, al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento è in programma la mostra “Gabriele d’Annunzio Aviatore”, visitabile dal 16 novembre al 30 marzo 2014. La mostra, organizzata dalla Provincia autonoma di Trento e dal Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, offre per la prima volta una visione completa dell’esperienza del Vate in campo aeronautico. Un’iniziativa coordinata da Il Vittoriale degli Italiani che ha organizzato un articolato programma di iniziative culturali che si sono avvicendati in tutta Italia e non solo (anche ad Atene, Budapest, Cracovia, Lugano e Tokyo).

L’esposizione si avvale di importanti apporti da parte di diverse realtà del territorio trentino (MART;  Museo Storico Italiano della Guerra; Fondazione Museo Storico del Trentino) e nazionali (Comune e AeroClub di Casale Monferrato; Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e Presidenza della Repubblica attraverso il Servizio patrimonio Storico-Artistico del Palazzo del Quirinale). Oltre ad avere ottenut oil logo ufficiale delle commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Inoltre, la mostra “Gabriele d’Annunzio Aviatore” rappresenterà un prologo alla programmazione espositiva della Provincia autonoma di Trento per le prossime commemorazioni del centenario della Grande Guerra. La mostra “Gabriele d’Annunzio Aviatore” haanche  ottenuto il patrocinio del Comune di Trento e del Ministero della Difesa, del Ministero per gli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 PERCORSO DELLA MOSTRA  

– Gabriele d’Annunzio nell’età dei pionieri del volo (1909-1914) – La mostra prende avvio dalle esperienze aviatorie degli esordi, alla fine del primo decennio del Novecento, quando i mezzi volanti fanno le loro prime apparizioni sul suolo italiano. In mostra, la memoria dei primi voli dannunziani è richiamata da alcune “reliquie” come quelle dell’aeroplano Wright, un brevetto di volo ottenuto da Mario Calderara – uno dei primi piloti italiani da loro istruiti – nonché testimonianze giornalistiche, fotografiche e artistiche della partecipazione di Gabriele d’Annunzio al Circuito Aereo di Brescia e alcuni documenti dell’archivio Caproni che raccontano un’intensa attività del Vate di “teorico” del volo, con un tour di conferenze propagandistiche tenute in tutta Italia. 

– Dall’entrata in guerra al “Notturno” (1915-1916) – Il ruolo in aviazione di d’Anninzio è di ufficiale osservatore, ma sempre più rilevante diviene il suo contributo di ideatore e comandante di azioni aeree. All’anno 1915 risalgono i voli di d’Annunzio con lanci di volantini sulle città “irredente” di Trieste (7 agosto) e Trento (20 settembre).

– Gabriele d’Annunzio e Gianni Caproni (1917-1918) – Alla fine del 1916 d’Annunzio ritorna a combattere e a volare. Nel 1917 l’esperienza di d’Annunzio in guerra si intreccia a quella dell’ingegnere Gianni Caproni, a capo di un’importante industria specializzata nella produzione di aerei per il bombardamento. Al 1917 risalgono azioni ispirate e condotte da d’Annunzio su apparecchi Caproni e ricordate in mostra attraverso cimeli, documenti autografi e fotografie d’epoca.

– Il volo su Vienna (1918) – Rappresenta sicuramente l’impresa aviatoria più clamorosa fra quelle ispirate e condotte da d’Annunzio durante la Grande Guerra. L’idea di un’incursione aerea nei cieli della capitale nemica accompagna d’Annunzio sin dall’epoca del volo su Trento, nel settembre 1915. La sezione dedicata al volo su Vienna ruota attorno all’aeroplano S.V.A.5, appartenente alle collezioni del Museo Caproni, che volò su Vienna ed a altre testimonianze materiali di approfondimento. Così come non mancheranno i celebri volantini lanciati nel cielo di Vienna e una rassegna della stampa internazionale all’indomani della fortunata impresa.

A questa sezione appartiene un’opera pittorica che la Presidenza della Repubblica, attraverso il suo Servizio Patrimonio Storico-Artistico, ha concesso in esposizione per l’evento. Infatti, il quadro – Volo su Vienna di Alfredo Gauro Ambrosi – proviene dalle collezioni del Palazzo del Quirinale.

– Il dopoguerra e gli anni del Vittoriale (1919-1938) – Mentre Caproni si dedica ad ambiziosi progetti di ripresa della propria attività per far fronte alla crisi postbellica, il poeta si lancia in nuove imprese. Negli anni Venti e Trenta, invece, d’Annunzio è impegnato principalmente nella creazione del Vittoriale.

Ed il volo, divenuto ormai elemento caratterizzante della vita e dell’opera di d’Annunzio, mantiene un ruolo centrale anche nell’allestimento della residenza: non solo con l’aereo utilizzato dal poeta nel volo su Vienna, ma anche cimeli, elementi d’arredo ed opere d’arte tesi a celebrare, sotto il profilo storico e allegorico, la conquista dell’aria da parte dall’uomo. Nella residenza gardesana, guida d’eccezione in quest’ultima sezione sarà Timina Guasti Caproni, protagonista nel 1928 – insieme al marito Gianni – di una visita della dimora dannunziana. Di questo ultimo incontro fra il Vate e il “costruttore di ali italiane”, Timina ha lasciato traccia in una pagina del proprio diario.

INSTALLAZIONI INTERATTIVE; POSTAZIONI MULTIMEDIALI E POLI-SENSORIALI

Nel Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, in mostra non mancheranno le postazioni di pilotaggio virtuale al computer, con le quali simulare un volo su Vienna ai comandi virtuali dell’aereo Ansaldo S.V.A.5 con il quale, nel 1918, fu compiuta la famosa impresa. Oltre ad un simulatore di volo ambientato nella replica in dimensioni reali del velivolo Ansaldo S.V.A.5, dotato di sistema di veri comandi di pilotaggio e di sistema di visualizzazione dello scenario di volo affidato a tre grandi schermi. L’altro aeroplano simbolo delle operazioni aeree della Prima guerra mondiale, il bombardiere strategico Caproni della serie Ca.3, sarà riprodotto tridimensionalmente e con effetti fotorealistici all’interno di un piccolo teatro a proiezione olografica.

Ed ancora: una parete “magica” permetterà ai più piccoli di disegnare e colorare i loro aerei e tradurre così in immagini e colori le emozioni della visita al Museo Caproni. Tutto questo in un Museo Caproni riammodernato e che ha riorganizzato i propri aeroplani disponendoli seguendo un ordine cronologico che favorisce notevolmente la fruibilità della visita, oltre a proporre anche per due degli aeroplani Caproni esposti, l’ idrovolante “Caproncino” Ca.100 ed il biplano Ca.163, una nuova ambientazione.

Infine, riapre l’hangar a nord della sala espositiva principale, che attualmente ospita ulteriori 8 velivoli appartenenti alle collezioni del Museo e databili dagli anni Venti agli anni Cinquanta del Novecento. Il nuovo spazio sarà visitabile ogni giorno in orario di apertura del Museo, a partire dal 16 novembre, accompagnati dal personale preposto del Museo.

www.vittoriale.it

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