Il turismo in Italia non sta vivendo certamente la sua epoca migliore e anche il 2013 è stato un anno al ribasso nonostante i massicci investimenti (per lo più in promozione turistica) e i tanti proclami fatti, non si è riuscito in certe località a fare il salto di qualità desiderato.

Fortunatamente la situazione non è negativa in tutto il paese e anzi alcuni settori come quello agrituristico e città come Roma e soprattutto Milano, hanno visto crescere il turismo anche in questo 2013. La città è sempre più visitata da stranieri per turismo e i voli aerei per Milano sono sempre più richiesti. I turisti che visitano Milano sono sempre più attratti infatti non solamente dalle opportunità di shopping, ma anche dalla cultura, dallo stile e dall’eleganza che contraddistingue il capoluogo lombardo, la cui anima multiculturale è in costante evoluzione, così come l’offerta di locali, ristoranti ed eventi.

A certificare questa crescita ci ha pensato un’elaborazione del Servizio studi della Camera di Commercio basato sui dati forniti da Infocamere 2013. Secondo questi studi, le imprese turistiche in città sono cresciute del 3,3% nel corso dell’ultimo anno, con picchi del 5,1% per quanto riguarda gli hotel a Milano e del 3,5% per quanto concerne la ristorazione. Si tratta di dati senza dubbio ottimi, soprattutto se confrontati con il trend della regione Lombardia, che ha fatto segnare una crescita dell’1,7%.2

Di questa crescita sono contenti sicuramente anche i lavoratori, visto che il settore in tutta la Lombardia riguarda 18.000 aziende e 120.000 persone. In tutto si registrano ben 1.600 nuovi posti di lavoro creati solamente nell’ultimo anno e a beneficiarne sono stati soprattutto gli stranieri (+13,2%) e i giovani (+3,5%). Il fatto che questa crescita abbia riguardato soprattutto stranieri e giovani, fa comunque pensare al fatto che ci si affidi sempre di più a personale poco esperto e sottopagato.

In generale comunque si tratta di numeri positivi e senz’altro incoraggianti in vista del sempre più vicino Expo 2015  dove è prevista un’affluenza di 20 milioni di visitatori, tuttavia insufficiente a coprire le spese per la realizzazione dell’evento e delle infrastrutture a esso associate.

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