Tradizionale, innovativo, avventuroso, all’ultima moda, altruista, esperienziale, seduttivo, stravagante, sostenibile, esclusivo.

Sono alcune delle innumerevoli declinazioni del lusso secondo Adam D. Tihani, celebre designer internazionale del mondo dell’ospitalità: uno dei molti ospiti di pregio che hanno animato il confronto sul concetto «Reinventing the luxury hotel», tema portante del quarantesimo General Meeting Ehma, andato in scena a Milano dal 25 al 28 aprile 2013.

È stata una tre giorni intensa quella organizzata dal comitato ospitante, composto da alcuni tra i manager più noti dell’hôtellerie meneghina, tra cui il delegato nazionale Ezio Indiani General Manager dell’Hotel Principe di Savoia, nonché Alessandra Bragoli dell’Atahotel Expofiera, Francesco Brunetti del The Westin Palace Milan, Antonio Cailotto del Grand Hotel et de Milan e Damiano De Crescenzo di Planetaria Hotels. Molti gli incontri, gli approfondimenti e le occasioni di confronto, ma anche i momenti più rilassanti e mondani alla scoperta delle eccellenze italiane e milanesi, nonché all’insegna della convivialità.

Durante il Forum moderato dal professore dell’École Hôtelière de Lausanne Ray Iunius, il CEO della Dorchester Collection, Christopher Cowdray, ha in particolare sottolineato come circa il 50% del valore delle transazioni globali sia oggi rappresentato dai beni di lusso: «L’eccellenza è una combinazione sapiente di infrastrutture, stile e servizi difficilmente replicabili a casa propria. A partire da tale base sostanzialmente immutata, la percezione del lusso è tuttavia cambiata nel tempo, trasformandosi oggi in un fatto sostanzialmente esperienziale. Gli hotel del segmento up-level devono quindi mettersi nelle condizioni di soddisfare tutte le differenti esigenze dei  viaggiatori del lusso contemporaneo: dalle generazioni più giovani ai nuovi ricchi provenienti dai mercati emergenti. In tale evoluzione è quindi cruciale riuscire a cambiare per rimanere competitivi, pur mantenendo i legami con le proprie tradizioni. Ma soprattutto bisogna concentrarsi su quelle che sono da sempre le variabili più importante nell’hôtellerie: la professionalità e il calore».

Del medesimo parere si è dimostrato anche l’Associate Professor della CornellSchool of Hotel Administration, Michael C. Sturman, che non ha mancato di evidenziare come la forza del brand e delle risorse umane siano oggi gli asset intangibili più importanti di ogni impresa. Di tecnologia ha invece trattato il presidente della Hotrec, Kent Nyström,mentre Nick van Marken, Global HeadHospitality Deloitte LLP ha parlato dei nuovi trend del lusso: l’arrivo dei grandi operatori asiatici in Europa, soprattutto a Londra e Parigi; l’affermazione delle spa quali elementi fondamentali degli hotel contemporanei; il boom dei restyling causati dal proliferare di nuovi brand sempre più competitivi; l’entrata, nel settore dell’ospitalità, di alcuni dei marchi del lusso più celebri al mondo, come Bulgari, Armani o Missoni. E tutto ciò con le prestazioni del segmento lusso che continuano a rimanere ben al di sopra delle medie di mercato.

In tale contesto particolarmente fluido diventa quindi decisivo riuscire a comprendere le reali esigenze dei clienti, che oggi non sono più così facilmente identificabili in base a come vestono o ai loro comportamenti esteriori. Una sfida complessa nella quale eccellono però sicuramente due icone del made in Italy, quali la Brunello Cucinelli Spa, celebre per i suoi cashmere esportati in tutto il mondo, e la Ferrari Spa, tanto nota da non avere bisogno di alcuna descrizione. I due brand erano rappresentati, per l’occasione, rispettivamente dal President and Managing Director, Brunello Cucinelli, e dal Production Processes Senior Vice President, Mario Almondo, che hanno sottolineato come nell’attuale panorama socio-economico straordinariamente complesso e dinamico, i marchi dovrebbero concentrarsi sulla capacità di generare ed evocare emozioni, con una particolare attenzione per i temi della sostenibilità e della corporate social responsibility.

E proprio la sostenibilità è una delle politiche al centro delle attività della Energy Trading International Spa, il cui General Manager, Roberto Giuli, ha illustrato le opportunità apertesi alle imprese alberghiere con la liberalizzazione del settore energetico, in termini sia di contenimento dei consumi, sia di crescita nel rispetto dell’ambiente. L’eco-compatibilità è però un tema caro anche al gruppo Diversey: Orhun Çapanoglu, Vice President Sales Europe, Hospitality and Commercial Laundry Sectors della compagnia specializzata in forniture per la pulizia e l’igiene ha così illustrato una recente indagine, realizzata in collaborazione con la The Hague Hotel School. I risultati dello studio hanno, in particolare, evidenziato come la qualità della pulizia rimanga ancora oggi la principale variabile di valutazione della clientela alberghiera. Durante lo University Day si è quindi parlato dei nuovi trend del consumo, di marketing digitale e di modelli di gestione alberghiera up-level. Alcuni rappresentanti della Golden Key International Alliance, che riunisce una serie di imprese alberghiere cinesi, hanno quindi illustrato tutte le potenzialità dell’ex Celeste impero: un Paese dagli enormi margini di crescita.

Ma la tre giorni milanese comprendeva anche un ricco programma sociale. A partire dal favoloso welcome cocktail del Westin Palace, con splendide modelle che indossavano modelli di Raffaella Curiel, altro simbolo del made in Italy. Da non dimenticare poi la cena informale all’Osteria dei Binari ai Navigli, le visite turistiche di Milano, lo shopping tour al Fidenza Chic Outlet Village e il seminario «Talking about formal behaviour». Per gli accompagnatori erano quindi previste anche delle lezioni di cucina tenute dagli chef del Principe di Savoia e del Westin Palace, nonché la visita al Quartiere di Brera e alla famosa Pinacoteca. Il Gala Dinner, curato dal 3 volte stellato Michelin, Da Vittorio, si è invece svolto nella spettacolare cornice di Palazzo Reale, con l’esibizione di un gruppo di piccole ballerine classiche e di tre cantanti lirici.

Dal punto di vista associativo, infine, da segnalare l’elezione del nuovo Presidente Hans Koch. Gli altri componentidell’Executive Committee sono i Vicepresidenti Kurt Dohnal e Manuel Otero Alvarado, il Tesoriere Johanna Fragano.

Nella medesima occasione sono stati consegnati anche i premi per corsi di Professional Development Program presso l’americana Cornell University: a Carlo Antonio Fontana del Lugano Dante Center, ad Alessandro Cabella dell’Hilton Molino Stucky Venice e a Klaus Kabelitz del Le Richmond Geneva. L’École Hotelière de Lausanne e la Lausanne Hospitality Consulting hanno messo in palio due corsi vinti da Kurt Dohnal di Novomatic Group/HTM Hotel & Tourism Management e da Julia Pashkovskaya del Grand Hotel Europe St. Petersburg. Marco Olivieri dell’Excelsior Hotel Gallia Milano si è invece aggiudicato l’importante premio EHL “Student Business Project”.

L’appuntamento per il prossimo anno è quindi ora fissato a Montecarlo, dal 28 al 30 marzo 2014, mentre Ginevra si è già candidata per il General Meeting del 2015.

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