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L’arte contemporanea ci svela una Cortina d’Ampezzo ricca di proposte di mostre, proiezioni e collezioni prestigiose, che accompagneranno gli appassionati di arte per tutto l’inverno.

Al via venerdì 8 febbraio la nuova mostra del fotoreporter Stefano Zardini, dedicata a forme e scorci insoliti della neve.

Museo d’arte moderna“Mario Rimoldi”:  “invasi” i tre i piani della centralissima Casa delle Regole con le sue originalissime opere e con le opere di molti altri protagonisti dell’arte contemporanea.

Nelle sale del Comun Vecio, si possono guardare – ma anche toccare – alcuni “must have”, oggetti cult della contemporaneità ricreati con materiali di recupero dall’artista Marcello Reboani.

 Arte contemporanea, quindi, e non solo.

Spazio anche alle atmosfere d’antan, con l’esposizione sulla moda sportiva di inizio Novecento e la mostra dedicata alla     antica Ferrovia delle Dolomiti  che dal 1921 al 1964 ha collegato Cortina a Dobbiaco.

Per i più piccoli, infine, laboratori didattici e concorsi organizzati dal Museo Rimoldi  per unire la conoscenza dell’arte alla creatività.

 Vernissage fissato per venerdì 8 febbraio.

Lasciare che l’occhio tagli il paesaggio 2.0 è il titolo – e il fil rouge – della nuova mostra del fotoreporter Stefano Zardini in esposizione presso la Ikonos Art Gallery (www.stefanozardini.com)fino al 21 aprile 2013. Protagonista la neve in un’entusiasmante visione della superficie più “scontata” dell’inverno capace di catturare scorci, spazi, luci, forme e tutti quei segni che, a volte, durano un giorno soltanto, ma che qui sono trasformate in opere uniche e irripetibili.

Zardini ha catturato, con occhio attento, luci e ombre, tratti decisi e forme evanescenti, linee tese e morbide curve, nelle località più note delle Alpi, a partire, ovviamente, dalle Dolomiti Ampezzane passando poi per St. Moritz, Klosters, e Davos per sottolineare la magica unicità della natura e dell’uomo che la segna.

Una vera e propria “invasione” di arte contemporanea quella del Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” delle Regole d’Ampezzo (www.musei.regole.it)che, con i suoi capolavori del Novecento, per la stagione occupa tutti e tre i piani della Casa delle Regole. Al primo piano, Collezione Allaria: i maestri del Novecento italiano: fino al 2 aprile 2013 oltre 60 opere di Sironi, alcune di grande dimensione, saranno esposte accanto a dipinti di de Pisis, Guttuso e Sutherland. Lo scorso anno, Alessandra Allaria, figlia del collezionista e professore Antonio Allaria,ha infatti concesso al museo ampezzano 90 opere in comodato d’uso: dall’unione delle due collezioni è oggi possibile ricostruire un importante tassello della storia dell’arte del Novecento italiano e del grande collezionismo di cui furono protagonisti Mario Rimoldi e Antonio Allaria, primario dell’ospedale Codivilla che proprio a Cortina iniziò ad appassionarsi al mondo dell’arte, diventando amico di diversi artisti tra cui Sironi, de Pisis, de Chirico, Music e Capogrossi.

Al secondo piano la mostra permanente del museo con 54 tele di Filippo de Pisis, 35 Sironi, oltre ai de Chirico, ai Savinio e ai Guttuso, tra cui spiccano opere come la Chiesa di Cortina e il Soldatino francese di de Pisis, le Bagnanti di Carena, lo Squero di San Travaso di Semeghini, la Zolfara di Guttuso, il San Sebastiano di Garbari, l’Ile des charmes di Savinio e il Concerto di Campigli.

Al piano terra spazio alla proiezione video dell’artista Michael Fliri sulla montagna.

Affermato film maker e performer, l’artista bolzanino (oggi vive e lavora a Vienna) ha esposto in numerose mostre personali e collettive – tra cui, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci a Prato, il Mart di Rovereto e al Reina Sofia di Madrid – e ha ottenuto prestigiosi incarichi quali la realizzazione di un video, l’anno scorso, per la facciata del Museion di Bolzano e una performance, pochi mesi fa, al Centre Pompidou di Parigi. Il 9 febbraio alle ore 17.30 Fliri racconterà di persona il suo percorso artistico e il video in mostra in un incontro aperto al pubblico e ad ingresso gratuito.

Ai più piccoli è dedicata Il Museo InCanta, la rassegna di animazioni museali per bambini e ragazzi da 5 a 12 anni, che la sezione didattica del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi organizza in collaborazione con il Festival e Accademia Dino Ciani. Appuntamento mercoledì 13 febbraio con Maschere d’arte: in occasione del Carnevale, un mimo dispettoso si è intrufolerà nelle sale del museo. Il potere di ispirazione esercitato dalla musica, unito ad alcune suggestioni tattili, guideranno i baby artisti nella composizione di un personalissimo collage, utilizzando alcuni simboli iconografici del Novecento.

  Ma a  Cortina anche la moda diventa arte. Al Comun Vecio, fino all’8 marzo,    Must have di Marcello Reboani, a cura di Melissa Proietti. Una mostra da guardare, ma anche da toccare, che espone oggetti cult della contemporaneità come Le Kelly di Hermes, le Manolo Blahnik, gli orologi Rolex, i Levi’s e le All Stars, trasformati dall’artista in quadri-scultura realizzati con materiali di recupero, assemblati e plasmati, per esprimere un concetto di moda estetica ma anche etica  (www.marcelloreboani.it).

Fino al 2 Aprile poi, nelle sale del Museo Etnografico delle Regole d’Ampezzo (www.musei.regole.it), è visitabile

  Come eravamo, Vintage sulle nevi

mostra dedicata alla moda invernale di fine Ottocento-inizio Novecento. Abiti e attrezzature, pattini e slittini per una Cortina che rivive la sua “sportiva” eleganza in bianco e nero.

E per finire, fino a Pasqua, all’Alexander Girardi Hall, la storia dell’antica Ferrovia delle Dolomiti rivive in  un percorso espositivo ideato da Evaldo Gaspari e con la supervisione del curatore Roberto Casanova che, tra modellini d’epoca, foto e cimeli, rende omaggio al trenino bianco-blu che dal 1921 al 1964 ha collegato Cortina, Dobbiaco e Calalzo.

www.cortina.dolomiti.org

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